Lorella Cuccarini: “Bloccare l’immigrazione è di destra? No, è sacrosanto”
L'intervista 'politica' di Oggi alla showgirl.
Lorella Cuccarini, in un’intervista rilasciata a Oggi, ha lodato le iniziative del governo gialloverde, affrontando i temi dell’immigrazione, dell’Europa, con tanto di critiche al Papa e alle femministe.
La showgirl, 53 anni, ha affermato: “Ma quali politiche di destra? Ha fatto più cose di sinistra questo governo di quelli precedenti. Io vorrei che i miei figli fossero liberi di scegliere se andare fuori o rimanere in un Paese che offra loro delle possibilità. Invece qui non riesci a fare nulla, siamo in austerity, abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, 5 milioni di poveri. E mi dite che bloccare l’immigrazione è di destra? È sacrosanto”.
La Cuccarini, poi, a proposito di Unione Europea, ha detto: “La differenza oggi è tra chi pensa agli elettori e chi alle élite e alla finanza. Ci ritroviamo intrappolati nel pensiero unico che ha un disegno dietro. Il mercato impone leggi e tutto il resto. Prende l’Europa: ce l’hanno raccontata come un’idea meravigliosa, ma quella che viviamo esiste solo attorno all’Euro, che ci ha impoveriti”.
La Cuccarini ha anche ‘bacchettato’ il Pontefice: “sarebbe bello che il Papa si esprimesse anche su altre situazioni, oltre che sui migranti. Ci sono rimasta male quando ha detto ‘meglio atei e buoni, che cristiani e odiatori […] Per un cristiano, Cristo è fondamentale e il posto in cui lo incontri è la chiesa; e anche se sei un cattolico tiepido incontrare Cristo in quella eucaristia è la cosa più preziosa. Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni, ma devono difendere i propri figli”.
Infine, sul femminismo, la showgirl ha le idee chiare: “Mai stata femminista e sempre stata contro le quote rosa. Le donne la credibilità devono guadagnarla sul campo… Io sono un’azienda, decido quando e come lavorare. Altrove e in politica, servono una determinazione e una ‘cattiveria’ che impongono anche di rinunciare ad alcune caratteristiche femminili. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti”.