“Loro erano con lui” Morte Papa Francesco, chi era con il Pontefice nei suoi ultimi istanti di vita

La morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, segna la fine di un pontificato caratterizzato da impegno sociale e apertura, con funerali previsti il 26 aprile a San Pietro.

La mattina del 21 aprile 2025, la notizia della morte di Papa Francesco ha colpito il mondo intero, segnando una giornata di grande tristezza per i suoi fedeli e per la comunità cattolica globale. Il cardinale camerlengo Kevin Farrell ha annunciato la scomparsa del Pontefice presso la Cappella di Casa Santa Marta, in un’atmosfera carica di emozione e rispetto. Con la voce rotta dal dolore, Farrell ha comunicato che Francesco è tornato alla casa del Padre alle ore 7:35. Questo annuncio ha dato inizio a un periodo di lutto profondo che ha coinvolto non solo i credenti, ma anche molte persone di ogni credo e origine.

Papa Francesco ha trascorso i suoi ultimi momenti circondato dall’affetto di chi lo aveva assistito fino alla fine. In sua compagnia, non vi erano cardinali, ma tre sacerdoti, tra i quali l’italiano Fabio Salerno e gli argentini Daniel Pellizzon e Juan Cruz Villalon, oltre all’infermiere Massimiliano Strappetti, il quale ha avuto un ruolo fondamentale nella cura del Pontefice negli anni precedenti. Con loro erano presenti anche due suore vincenziane, che si sono sempre dedicate alla cura del Dispensario Santa Marta e della residenza scelta da Francesco, che ha riflettuto il suo stile di vita umile e coerente. Questo ambiente semplice ha rappresentato un simbolo della sua visione di Chiesa, lontana dai fasti e dalle ricchezze, in favore di una vita dedicata al servizio e alla comunità.

Papa Francesco, sabato 26 aprile i funerali solenni

Il decesso di Papa Francesco ha scatenato una marea di messaggi di cordoglio provenienti da ogni parte del mondo. Figure di rilievo, tra cui leader religiosi, capi di Stato e cittadini comuni, hanno espresso il loro dolore per la perdita di un Pontefice che ha incarnato l’essenza del Vangelo con autenticità e determinazione. Il suo pontificato sarà ricordato per l’impegno costante a favore dei più vulnerabili, per il coraggio dimostrato nel fronteggiare le crisi all’interno della Chiesa e per la visione di un’istituzione aperta e inclusiva. Il cardinale Farrell ha sottolineato come Francesco abbia insegnato a vivere con fedeltà e amore i valori del Vangelo, rendendo il suo messaggio universale e profondo, toccando le vite di milioni di persone.

La Santa Sede ha confermato che i funerali del Papa emerito si svolgeranno sabato 26 aprile 2025, alle ore 10.00, sul sagrato della Basilica di San Pietro. Questa celebrazione avrà luogo nel primo giorno dei Novendiali, un periodo di nove giorni di lutto e preghiera che segue la morte di un Pontefice. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, seguendo le norme stabilite dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Si prevede una partecipazione massiccia, con la presenza di dignitari religiosi e istituzionali da ogni parte del mondo, a testimonianza dell’enorme impatto che il pontificato di Francesco ha avuto sulla Chiesa e sulla società.

Papa Francesco, il cui nome è stato ispirato dal poverello di Assisi, ha lasciato un segno indelebile nella storia del cattolicesimo contemporaneo. La sua vita è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa, come evidenziato nel messaggio del camerlengo. La sua comunicazione diretta, l’attenzione ai più fragili, la lotta contro la corruzione ecclesiastica e l’impegno per il dialogo interreligioso hanno tracciato un percorso difficile da dimenticare. Mentre i fedeli in tutto il mondo si preparano a rendere omaggio al Pontefice che desiderava una Chiesa “ospedale da campo”, rimane il compito di preservare e portare avanti la sua eredità spirituale e pastorale, continuando il lavoro che ha avviato e mantenendo vivo il suo messaggio di amore e misericordia.