Louis Dassilva non zoppicava il giorno prima del decesso di Pierina Paganelli
Incongruenze nella testimonianza di Louis Dassilva, su cui si concentrano le indagini a Rimini. L'uomo, forse amante della nuora della donna, non zoppicava il giorno prima del decesso di Pierina Paganelli
Ci sarebbero delle incongruenze nel racconto fatto agli agenti subito dopo la scoperta del corpo della donna nel suo garage di Rimini. Louis Dassilva non zoppicava il giorno prima del decesso di Pierina Paganelli. L’uomo è stato più volte ascoltato. Si sospetta che fosse l’amante della nuora della donna che ha perso la vita in modo così crudele. Ecco cosa hanno scoperto gli inquirenti.
Ci sarebbero dubbi, incongruenze, errori in quello che Louis Dassilva avrebbe raccontato alla polizia. Il 33enne di origini senegalesi era il vicino di casa di Pierina Paganelli. E si sospetta fosse anche l’amante di Manuela Bianchi, sua nuora: è stata lei a trovare il corpo senza vita della donna.
Lo scorso 10 ottobre il 33enne ha consegnato agli inquirenti i presunti vestiti indossati nel giorno del decesso della pensionata di 78 anni, venuta a mancare in seguito a una serie di accoltellate con un coltello da cucina.
Con un secondo sequestro avvenuto in seguito, la polizia ha potuto acquisire, nella serata di venerdì 28 ottobre, gli abiti realmente indossati. Il tutto anche in seguito a sei ore di interrogatorio di Valeria Bartolucci, compagna di Dassilva.
Dubbi rimangono sull’alibi di quella sera. Lui ha detto che era a casa sua a guardare un film, poco distante da dove la donna ha perso la vita. Era infortunato per un incidente in moto avvenuto il 2 ottobre. Ma ci sarebbero delle incongruenze su questo punto.
Louis Dassilva non zoppicava prima del decesso di Pierina, avvenuto proprio nel garage del palazzo dove entrambi vivevano
Come raccontato dall’uomo, lui zoppicava proprio in seguito all’incidente che si era verificato prima del decesso di Pierina. Gli investigatori non sono convinti: una telecamera lo ha ripreso nella sera del 3 ottobre mentre camminava spedito.
Ci dovranno essere altri interrogatori nei confronti dell’uomo come persona informata sui fatti. Ricordiamo, infatti, che non c’è nessun nome iscritto nel registro degli indagati della Procura di Rimini.