Lucia Azzolina, niente chiusura scuole: “Le lezioni in presenza sono un diritto”
Lucia Azzolina smentisce le voci su una didattica solamente a distanza
La didattica in presenza è un diritto fondamentale per tutti, dai più piccoli all’ultimo anno delle scuole superiori. Lucia Azzolina dixit. Questa la posizione ribadita dalla ministra dell’Istruzione, durante l’incontro tenuto nella giornata odierna con le rappresentative regionali per individuare i nuovi provvedimenti per contrastare il contagio da Covid-19.
Lucia Azzolina: no alle lezioni solo a distanza
L’ipotesi dunque di riportare le lezioni a distanza per gli istituti superiori è stata smentita da Lucia Azzolina. Probabile piuttosto una riorganizzazione degli orari, con ingressi scaglionati. La titolare di viale Trastevere ha, tuttavia, ricordato che per le secondarie di secondo grado una parte di lezioni impartite in modalità digitale sussiste già.
Misure ad hoc
Sulla differenziazione degli orari, le Regioni hanno appunto chiesto al Governo di programmare eventuali adattamenti per gli istituti di secondo grado. Ma la ministra ha risposto che non ci sarà una misura generalizzata, quanto piuttosto provvedimenti ad hoc, territorio per territorio, d’intesa con famiglie e dirigenti scolastici.
Per risolvere le criticità dei trasporti, Lucia Azzolina ha poi invitato a non prestare unicamente attenzione a scuola e università. La scuola, infatti, ha già contribuito a decongestionare i trasporti e ora è necessario intervenire su altri settori.
Contraddette le previsioni
In un’intervista alla Repubblica la donna ha espresso la sua opinione in merito alla decisione di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, di chiudere gli istituti di ogni grado e ordine. Nella Regione montano le proteste, confutando le previsioni di chi – si legge – credeva di poter vanificare il lavoro immenso compiuto quest’estate e i sacrifici dei ragazzi, senza sortire alcuna reazione.
Lucia Azzolina tiene il punto
Già nei mesi passati la scuola ha sofferto e attualmente dovrebbe essere l’ultima a chiudere. Se avesse migliaia di focolai – ha concluso la Azzolina – potrebbe capire, ma non è così: in Germania e in Francia ne hanno di più e restano aperte. I numeri di infettati raccolti potrebbero comunque condurre al nuovo dpcm, provvedimento che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, illustrerà stasera.