L’ultima foto di Kata prima della scomparsa ed il giallo dei cartelli: “Sto bene”
L'ultima foto di Kata prima della scomparsa e le parole del legale su cosa ha visto dentro l'hotel
Da fonti ufficiali degli inquirenti è stata diffusa l’ultima foto di Kata prima della sua misteriosa scomparsa. Era con alcuni altri bambini e si era appena girata, per dirigersi probabilmente all’interno del cortile dell’hotel Astor, dove viveva con la famiglia. Era delle 15.01 di sabato 10 giugno.
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Ci sono ancora molti punti da chiarire su questa vicenda, che sta tenendo tutta l’Italia con il fiato sospeso. Nessuno sa che fine abbia fatto la bimba di soli 5 anni, sparita dal primo pomeriggio di sabato 10 giugno.
Il fratello maggiore di 8 anni, ascoltato in Procura ha rivelato nuovi importanti dettagli agli inquirenti. Lo scopo è proprio quello di portare avanti tutte le indagini e riuscire a riportare la piccola a casa sana e salva.
Tuttavia, nella giornata di martedì 13 giugno, è emerso un giallo importante. Sarebbero proprio alcuni cartelli apparsi nella strada del quartiere, in cui c’era scritto: “Sto bene!” Ovviamente non è ancora chiaro chi li abbia affissi.
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Inoltre, il legale che difende la famiglia Emanuela Zuccagnoli, presidente dell’associazione Penolope Toscana, in un’intervista con Il Giornale.it, ha spiegato cosa ha visto dentro quell’hotel.
Scomparsa Kata: le parole del legale
Sapevo che si trattava di un ex albero occupato, ma mai mi sarei immaginata di trovare una situazione di degrado simile. L’unica cosa che posso dire è che quell’edificio è attiguo al cortile dell’albergo e quindi ha, magari, degli accessi non visibili.
Quelli nell’hotel non sono appartamenti, ma camere molto piccole. Kata, il fratellino ed i genitori dormono su un letto matrimoniale tutti insieme. Sono entrata nell’ex hotel Astor domenica, per la prima volta, e mai avrei pensato di trovarmi dinanzi ad una situazione del genere.
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Per me è stata un’esperienza umanamente sconvolgente. Ci sono molte persone che credo siano nella stessa situazione della famiglia di Kata.
E poi non ho potuto fare a meno di notare la presenza di molti bambini, che pur frequentando l’asilo e venendo seguiti dagli assistenti sociali, vivono in un ambiente non consono alla loro età.