Mamma e bimbo trovati senza vita: il messaggio del sindaco sull’accaduto
Velletri, mamma e bimbo trovati senza vita nella loro stanza: il sindaco ha deciso di rompere il silenzio su ciò che è avvenuto
L’intera comunità di Velletri ora è in un lutto per il tragico ed improvviso decesso della mamma e del suo bimbo di soli 6 anni. Il sindaco ha deciso di parlare ed ha voluto pubblicare un messaggio su ciò che è accaduto. Gli inquirenti, invece, stanno andando avanti con le indagini, per scoprire la verità.
Un evento drammatico, che ha scosso migliaia di persone. I corpi sono stati trovati nella mattinata di lunedì 14 dicembre. Precisamente presso una struttura gestita da un’associazione della Chiesa, che aiuta le persone in difficoltà.
Elena Catalina Pinzaru, aveva 36 anni ed era di origini rumene. Era vedova e stava facendo il possibile per riuscire a mantenere lei e il figlio. Negli ultimi tempi ha trovato anche un lavoro come badante, ma non riuscendo a pagare tutte le spese, ha chiesto aiuto.
Era ospite della struttura, in attesa che arrivasse il suo alloggio definitivo. Purtroppo però, la mamma e il piccolo non sono mai riusciti ad entrare nella loro nuova abitazione, poiché un tragico destino li ha portati via troppo presto.
La donna nella serata di domenica, ha acceso una stufa per scaldare la stanza. Durante la notte, quest’ultima si è spenta, ma gli inquirenti credono che la bombola a gas con cui si sarebbe dovuta alimentare, non abbia funzionato correttamente. Infatti c’è stata una fuoriuscita della sostanza, che ha riempito tutta la camera.
Alle 9.30 del mattino, uno dei responsabili ha aperto la porta per capire cosa stesse accadendo, ma proprio a quel punto si è trovato davanti ad una scena drammatica. Elena e Francesco erano ormai senza vita, già da molto tempo. I due corpi verranno sottoposti ad autopsia, per chiarire l’esatta causa del loro decesso.
Il messaggio del sindaco per la mamma ed il bimbo trovati morti
Il primo cittadino di Velletri, Orlando Pocci, scosso da quanto accaduto, ha deciso di pubblicare un messaggio sul suo profilo Facebook. Ha scritto:
Una tragedia che non trova posto nelle nostre teste frastornate. Conoscevamo la famiglia di Elena e Francesco, abitavano in un luogo accogliente sia pure essenziale, come tante altre persone prima di loro. Erano in attesa di una sistemazione che era ormai prossima.
Una burocrazia cinica aveva ritardato il trasferimento presso un appartamento, il destino si è preso gioco di tutti noi e si è portato via la speranza che avevamo riposto nella nostra comunità. Una sconfitta senza ritorno. Per chi crede vi è la consolazione che le braccia della mamma proteggeranno Francesco per sempre.