Marc Marquez resta in ospedale dopo l’operazione, infezione al braccio operato: rischio osteomielite
Il motociclista Marc Marquez resta in ospedale dopo la terza operazione. Ha avuto un'infezione al braccio operato da poco
Questo 2020 è proprio un anno da dimenticare. Anche gli sportivi, purtroppo, sono andati incontro a gravi problemi. Questa è la volta di Marc Marquez che è ancora ricoverato in ospedale dopo la terza operazione al braccio.
Il pilota di Moto GP rischia di saltare la stagione agonistica del 2021. In casa Honda, per un lungo periodo, hanno mantenuto il riservo in merito alle condizioni di salute del ragazzo.
Oggi però, emergono le condizioni di Marc Marquez che sembra non stia migliorando. Il ragazzo, in seguito all’istallazione di una placca e un osso spugnoso prelevato dalla cresta iliaca, ha contratto un infezione nello stesso punto. Un’operazione complicata, data dall’asportazione di una vena del ginocchio per poterla installare nell’area dell’omero.
La sua squadra, la Honda HRC, ha pubblicato un comunicato stampa ufficiale, aggiornando i tifosi sulle sue condizioni di salute.
La situazione clinica post-operatoria di Marc Marquez è stata giudicata soddisfacente dal suo team medico presso l’Hospital Ruber Internacional, a Madrid. Tuttavia –, le indicazioni ottenute durante l’intervento chirurgico di pseudoartrosi hanno confermato che c’era una precedente infezione nella frattura, che vedrà Mar Marquez subire un trattamento antibiotico specifico nelle prossime settimane. Marquez rimarrà all’Hospital Ruber Internacional, a Madrid.
L’infezione al momento è tenuta sotto controllo con gli antibiotici. A far tremare un pochino più i tifosi è un giornalista tedesco, Gunther Wiesinger che giudica le condizioni dello spagnolo gravi. L’osteomielite, l’infiammazione cronica, potrebbe portare gravi conseguenze al pilota.
I medici temono possa trattarsi di osteomielite, un’infiammazione acuta o cronica dell’osso e del midollo osseo. Nella maggior parte dei casi è causata da un’infiammazione batterica (…). Ad esempio i germi ospedalieri, ma anche fattori locali, sistemici e microbici possono favorirne lo sviluppo.