Martina Patti desiderava la maternità: le parole della mamma di Elena Del Pozzo deceduta a 4 anni
La piccola è stata uccisa dalla madre in provincia di Catania
La mamma di Elena Pozzo, Martina Patti, desiderava la maternità e desiderava sua figlia. Queste le parole della donna che ha tolto la vita alla figlioletta di soli 4 anni a Mascalucia, in provincia di Catania, in Sicilia. La madre di Elena aveva inscenato un finto rapimento. Ma dopo poche ore di interrogatorio è emersa l’amara verità. Elena non c’era più.
La nascita di Elena era voluta. Desideravo la maternità. Volevo laurearmi e lavorare, ma solo per garantire un futuro migliore a mia figlia.
Queste le parole della donna di 25 anni, accusata del decesso della figlia di 4 anni, che ha perso la vita a Mascalucia, in provincia di Catania, in Sicilia, nel giugno dell’anno scorso. La donna, rea confessa, le avrebbe prima tolto la vita e poi l’avrebbe seppellita in un campo abbandonato. Le telecamere di sorveglianza l’hanno ritratta poche ore prima mentre, evidentemente, faceva un sopralluogo sul luogo del crimine.
Dopo aver nascosto il corpicino della piccola in un campo vicino casa, la mamma ha chiamato le forze dell’ordine, inventandosi un finto rapimento. Poche ore dopo, però, la confessione ai Carabinieri, che la donna ha portato nel luogo dove si trovava il corpo della bimba.
Il processo a carico della donna è ricominciato davanti ai giudici della Corte d’Assise di Catania, presieduta da Sebastiano Mignemi. Con i suoi avvocati, la mamma di Elena ha voluto rilasciare delle dichiarazioni spontanee, per rispondere alle tesi di uno psicologo.
Martina Patti e quella maternità voluta: le sue parole in aula
Lo psicologo interpellato dalla Procura avrebbe detto che Martina Patti non aveva avuto il desiderio di maternità. La donna era incentrata solo su se stessa e sulla propria realizzazione personale. E in questo quadro sarebbe maturato il delitto.
Martina Patti, invece, ha sostenuto che lei desiderava questa maternità e che Elena era voluta. La bimba, ha continuato l’imputata, era tutta la sua vita. Voleva studiare e realizzarsi solo per dare un futuro migliore alla figlia. Il movente non è mai stato però svelato.