Martina Voce, aggredita gravemente a Oslo dall’ex, è sveglia: le sue prime parole e il racconto del drammatico momento

Martina Voce, 21enne accoltellata dall'ex fidanzato a Oslo, mostra segni di miglioramento dopo l'aggressione, esprimendo affetto per la famiglia e amici durante la convalescenza in ospedale.

La recente aggressione subita da Martina Voce, una giovane di 21 anni, ha suscitato grande preoccupazione e empatia. La ragazza, accoltellata dall’ex fidanzato a Oslo, sta iniziando a riprendersi. Le sue prime parole dopo l’incidente sono state di rassicurazione verso i familiari, dimostrando una sorprendente forza e determinazione.

Il racconto dell’aggressione

Martina Voce si trovava al lavoro il 20 dicembre quando è stata avvicinata dall’ex fidanzato Kumar Mohit, di 24 anni. Secondo le testimonianze, sarebbe stata sorpresa dall’apparizione dell’uomo all’esterno del negozio, dove gli aveva detto che stava lavorando e che se avesse avuto bisogno di qualcosa, il negozio era aperto. Mohit ha quindi deciso di entrare nel negozio, ma le sue intenzioni si sono rivelate letali. Martina ha raccontato al padre che, dopo aver oltrepassato la cassa, ha ricevuto la prima coltellata alla schiena, scambiandola inizialmente per un pugno. In quel momento, la giovane ha cercato di difendersi, urlando e cercando aiuto dai colleghi.

La reazione immediata dei colleghi, Oliver e Vincenzo, è stata cruciale per la sua salvezza. Grazie alla loro prontezza nel soccorrerla e alla vicinanza del negozio a un ospedale, Martina è riuscita a ricevere assistenza medica tempestiva. L’aggressore, che ha riportato ferite durante la colluttazione, è stato anch’esso ricoverato e interrogato dagli inquirenti.

La vita di Martina a Oslo

Martina Voce si era trasferita a Oslo circa due anni fa per seguire un master in informatica, un passo che rifletteva la sua ambizione e il desiderio di indipendenza. Durante il soggiorno in Norvegia, aveva trovato un impiego come store manager in un negozio di prodotti gastronomici italiani, dimostrando capacità di autogestirsi e di sostenersi economicamente. Tuttavia, la sua vita personale ha preso una piega difficile con la relazione con Kumar Mohit, che, secondo il padre, è stata interrotta da Martina alla fine dell’estate, quando ha capito di non essere più innamorata.

Nonostante la rottura, Mohit ha continuato a cercare di riconquistare Martina, contattandola incessantemente e costringendola a bloccarlo su tutti i canali di comunicazione. Il padre di Martina ha sottolineato che, nonostante avesse suggerito alla figlia di denunciarlo per stalking, lei ha scelto di non farlo per evitare di metterlo nei guai. Questa decisione, seppur rispettabile, ha sollevato interrogativi su come le donne possano affrontare situazioni simili di violenza e stalking.

Le conseguenze dell’aggressione

L’aggressione è avvenuta pochi giorni prima di Natale, un momento che avrebbe dovuto essere di festa e serenità per Martina e la sua famiglia, poiché avevano programmato un viaggio in Kenya. Il padre ha insinuato che l’imminente partenza per la vacanza possa aver scatenato la furia di Mohit. Attualmente, Martina sta iniziando a riprendersi, avendo già affrontato cinque interventi chirurgici, e il padre ha riferito che ha avuto la possibilità di alzarsi e incontrare i suoi amici, segno di un recupero positivo.

Nei prossimi giorni, la ragazza sarà sottoposta a controlli specialistici per valutare la ferita all’orecchio, che è risultata la più grave per la sua vicinanza alla carotide, oltre a verificare la funzionalità della mandibola e dei muscoli facciali. La sua famiglia e i suoi amici continuano a sostenerla in questo difficile percorso di guarigione, e la sorellina di sette anni ha portato un tocco di colore e affetto nella sua stanza d’ospedale con disegni che decorano le pareti.