Martino Benzi e il movente spiegato in un biglietto lasciato in casa

"Sono rovinato, non c'è via di scampo": Martino Benzi ha lasciato un altro biglietto. Gli inquirenti seguono la pista dei debiti

Oltre a quello trovato sul cadavere di Martino Benzi, gli inquirenti, stando a quanto emerso fino ad ora, ne avrebbero trovato un altro, sempre scritto dall’uomo, nella casa in cui viveva e in cui ha tolto la vita alla moglie e al figlio. Il messaggio lasciato potrebbe aiutare gli investigatori nelle indagini tese a chiarire il movente della strage.

Martino Benzi

Durante una prima ispezione cadaverica di Martino Benzi, avvenuta proprio nel cortile della casa di riposo Michel di Alessandria dove l’uomo è morto, le autorità hanno rinvenuto un biglietto con un messaggio sconcertante.

Poche parole lasciate dall’uomo, che guidava le autorità verso la sua casa dove avrebbero poi trovato anche sua moglie e suo figlio: “Andate a casa mia, troverete il cadavere di mia moglie e di mio figlio”.

Questo messaggio, insieme alle assenze delle due vittime dai rispettivi posto di lavoro e aula scolastica, hanno fatto precipitare i Carabinieri in via Lombroso, dove è stata fatta effettivamente l’amara scoperta.

Trovato un altro biglietto di Martino Benzi

Martino Benzi strage Alessandria

Nel corso delle indagini, effettuate proprio all’interno dell’abitazione in cui Martino Benzi viveva e in cui ha tolto la vita, nella prima mattinata di ieri, a sua moglie e suo figlio, gli inquirenti avrebbero trovato un secondo biglietto.

Anche in questo caso sono poche le parole scritte dall’uomo, ma che comunque potrebbero aiutare gli investigatori a chiarire il movente di questo gesto estremo.

Sono rovinato, non c’è via di scampo. La colpa è soltanto mia.

Parole che potrebbero far pensare ad una difficile situazione economica dell’uomo. Forse debiti per grosse cifre.

Martino Benzi strage Alessandria

Per questo motivo si stanno analizzando i conti e la situazione finanziaria di Benzi.

Nel frattempo, intervistate dai vari giornalisti, le suore che gestiscono la casa di riposo in cui era ricoverata la suocera del killer hanno dichiarato che Benzi e la sua famiglia non hanno mai dato il senso di essere in difficoltà economica.

La retta mensile, infatti, a loro risulta sempre pagata e con estrema puntualità. Si parlerebbe di circa 1800 euro al mese. Una cifra anche abbastanza importante.

Si resta dunque in attesa di nuovi sviluppi sulle indagini. Seguiranno aggiornamenti su questa tragica vicenda.