Massimo Bossetti, nuovo colpo di scena nel processo, arriva una richiesta della Corte d’Assise
Si richiede di non dare giudizio alle richieste dei legali dell'uomo
Massimo Bossetti è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della piccola Yara Gambirasio, avvenuto il 26 novembre del 2010. Il muratore di Mapello nel corso degli anni ha sempre dichiarato la sua innocenza e continua a farlo anche dal carcere. I legali dell’uomo, per dimostrare la sua verità, hanno richiesto l’esame di 98 reperti.
Tra i 98 reperti che i legali di Massimo Bossetti hanno richiesto di far analizzare ci sono 54 provette di DNA, biancheria intima, vestiti e scarpe che la piccola Yara Gambirasio indossava in quel terribile giorno del 26 novembre 2010. Lo scorso 12 gennaio la Cassazione ha accolto i ricorsi ed ha annullato le due ordinanze dell’Assise di Bergamo.
Infatti, quest’organo ha considerato inammissibili la richiesta della difesa di Massimo Bossetti di far analizzare i 98 reperti. Ad oggi il Presidente della Corte d’Assise di Bergamo ha fatto richiesta al Presidente del Tribunale di Bergamo di astenersi da qualsiasi giudizio riguardo la decisione dei legali del muratore di Mapello di far analizzare i 98 reperti.
Dunque, per evitare una qualsiasi forma di pregiudizio, la Corte d’Assise di Bergamo ha fatto richiesta di nominare un altro giudice. In particolar modo i giudici della Cassazione avevano sottolineato, in seguito alla confisca, che:
Era emersa l’esistenza di provette contenenti 54 campioni di Dna estratti dagli slip (dove era stata trovata la traccia di Ignoto 1 attribuita a Bossetti – ndr) e dai leggings delle vittima, nonostante la sentenza della Cassazione che aveva confermato la condanna di Bossetti avesse dato atto del totale esaurimento le materiale genetico.
Omicidio Yara Gambirasio, Massimo Bossetti continua a dichiararsi innocente
Proprio da qui la richiesta dei legali di Massimo Bossetti con due solleciti. L’uomo, tuttavia, continua a dichiarare la sua innocenza anche dal carcere. Dunque il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio risulta essere ancora aperto. Nel 2018 il processo si era concluso con la condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti, ritenuto responsabile dell’omicidio della 13enne.