Maurizio Zamparini, ex patron del Palermo e del Venezia, è morto a 80 anni
Maurizio Zamparini è morto in una clinica di Ravenna per complicazioni dovute alla malattia al colon di cui soffriva da qualche tempo
Nelle prime ore del mattino di ieri, lunedì primo febbraio, il mondo del calcio è stato travolto dalla notizia della morte di uno dei personaggi più influenti degli ultimi decenni. Maurizio Zamparini, imprenditore ed ex presidente del Palermo Calcio, è morto a 80 anni in un ospedale di Ravenna in cui era ricoverato da qualche tempo per l’aggravarsi di una patologia al colon che lo aveva colpito.
Il calcio italiano e non solo si sono stretti al dolore della famiglia Zamparini per la dolorosa perdita di Maurizio.
Lui, grande imprenditore, ha ricoperto un ruolo fondamentale nel calcio negli ultimi decenni. Prima Presidente del Pordenone e del Venezia, aveva poi preso in mano le redini del club di Palermo, portandolo a livelli mai raggiunti prima in Italia e in Europa.
Gli ultimi mesi di vita di Zamparini non sono stati affatto facili. A ottobre scorso, infatti, suo figlio Armando è morto in circostante ancora da chiarire nell’appartamento di Londra in cui viveva. Aveva solo 23 anni.
Poi la malattia. Un problema al colon che si è aggravato nell’ultimo periodo fino a portarlo alla morte la notte tra domenica e lunedì scorsi.
Il calcio saluta Maurizio Zamparini
Un uomo di passio smisurata per questo sport. Queste le parole comparse in un toccante messaggio di cordoglio a nome della lega Serie A.
Parole che non sono rimaste sole. Perché tutti, tra presidenti, istituzioni, squadre e calciatori hanno voluto rendere pubblico un proprio messaggio di addio sui social.
Il Palermo calcio, ad esempio, sulla pagina Facebook ha scritto:
Una grave perdita che chi ama i nostri colori potrà solo lenire con il ricordo imperituro di momenti indelebili e degli anni meravigliosi che ha fatto vivere ad ogni tifoso.
Paulo Dybala, uno dei tanti campioni arrivati nel calcio che conta grazie proprio a Maurizio Zamparini, sul suo account Instagram ha scritto:
Sei stato Il primo a credere in me, sono arrivato in Italia che ero un bambino e con la tua famiglia mi hai accolto come se fosse casa mia. Presidente, mi hai aperto le porta di una città bellissima dove ho conosciuto tanta gente bella e dove ho avuto tanti e grandi amici. Mi hai dato la possibilità di continuare la mia carriera dove ho voluto, sempre con il massimo rispetto e sempre pensando al mio bene. Per questo e per tante altre cose ti sarò sempre grato, non ti dimenticherò mai Presidente. Grazie mille, di tutto. Il tuo Picciriddu.