“Mi dissero che era solo sciatica” Dopo tre anni è arrivata la terribile diagnosi

Trattata come semplice sciatica e curata con antidolorifici: la realtà invece era ben diversa

La storia di Jake Spencer inizia con un apparentemente banale dolore alla gamba. In particolare, alla coscia sinistra. L’uomo, all’epoca 17enne, era alle prese con le sue prime guide ed era convinto che fosse l’utilizzo della frizione ad avergli infiammato qualche nervo. Un fastidio divenuto di volta in volta sempre più forte e che in principio era stato scambiato per sciatica. Soltanto tre anni dopo, in seguito ad una biopsia, Spencer scoprirà di essere in realtà affetto da una rara forma di tumore alla coscia. Un tumore purtroppo maligno e di forma aggressivo che colpisce i tessuti molli.

Tumore maligno
Uomo affetto da una grave forma di tumore alla coscia

Prima una diagnosi sbagliata poi la sconvolgente verità: si trattava di un tumore

Intervistato dal quotidiano Daily Mail, Jack Spencer racconta il suo lungo calvario:

“Ricordo solo che mi dissero che era cancro: mi sentivo come in un film, entrava tutto da un orecchio e usciva dall’altro. Ho camminato in modalità pilota automatico per alcuni giorni, cercando di capire cosa stesse succedendo davvero. Allo stesso tempo però stavo provando una forma di sollievo: questo dolore non era tutto nella mia testa, c’era una risposta. Da questo punto di vista la diagnosi mi ha dato una sensazione liberatoria”.

Aveva appena 17 anni Jake Spencer quando, afflitto da un dolore crescente alla coscia sinistra, gli è stato diagnosticato dai medici una semplice sciatica, dovuta ad un nervo danneggiato. Nonostante gli antidolorifici assunti, il dolore però non era mai scomparso.

tumore scambiato per sciatica
diagnosi errata di sciatica

Le condizioni di Spencer peggiorarono sempre più: a causa di un forte irrigidimento della gamba, l’uomo ad un certo punto non fu più in grado di camminare. Nel frattempo, la lunga trafila di fisioterapie, radiografie, terapia con onde d’urto non avevano portato alcun giovamento alle sue condizioni di salute.

Soltanto nel 2018, in seguito ad una biopsia, Spencer ha potuto scoprire l’amara verità: era affetto da una grave forma di tumore maligno.

“Quando l’ho scoperto ero davvero arrabbiato, mi sentivo abbandonato. Avevo la sensazione che fossero passati inosservati molti segnali e sintomi. Tutto quel tempo perso aveva permesso al tumore di crescere, causandomi ancora più dolore. Non pensavo al futuro, sapevo solo che dovevo superare il presente. Nient’altro aveva davvero importanza. La modalità sopravvivenza è il modo migliore per descriverla.”

La dura battaglia contro la malattia

La rara forma di tumore che aveva colpito Jake Spencer prende il nome tecnico di sarcoma sinoviale e solo nel Regno Unito colpisce appena 79 persone all’anno.

Sottoposto ad un ciclo di radioterapia durato cinque settimane e ad un intervento chirurgico, all’uomo sono stati asportati 13 cm di coscia. Purtroppo, però, dopo l’operazione i medici hanno notato un’altra anomalia, come racconta lo stesso Spencer:

“Stavo facendo uno dei miei controlli di routine quando è stata individuata un’ombra sui miei polmoni. Si è scoperto che lì c’era un altro tumore, un sarcoma, che era stato nascosto dal mio cuore. È stato come un calcio nello stomaco. Ero terrorizzato, pensavo di non sopravvivere alla chemioterapia. Stavo frequentando l’università, ed era periodo di pandemia, quindi ho dovuto separarmi dalla mia famiglia. Non averli intorno a me è stato semplicemente devastante. È stato straziante per tutti noi.”

percorso ospedaliero per cura tumore
operato per rimuovere il tumore

Nel 2020, quindi, Spencer è stato sottoposto ad un ulteriore intervento, andato a buon fine, per la rimozione del tumore al polmone.

Le attuali condizioni di salute di Jack Spencer

Jack Spencer rivela le condizioni del suo attuale stato di salute:

“Nonostante abbia perso parte dei miei muscoli, sono davvero grato che il cancro sia stato rimosso. Ho problemi ortopedici persistenti dovuti alla perdita di massa muscolare nella coscia, ma resto positivo. Non biasimo i medici per la diagnosi errata, è stato molto difficile individuare il tumore perché era molto profondo e non c’era alcun nodulo visibile”.

Ed ha concluso così:

“In un certo senso, sono grato di aver provato dolore, perché ho sentito storie orribili di persone che non hanno mai saputo di avere un sarcoma finché non era troppo tardi. Ci sono voluti 941 giorni per ottenere la diagnosi e mi considero molto fortunato ad essere sopravvissuto”.