Michela Conte, giovane infermiera di 30 anni, stroncata da un malore
A trovare il corpo senza vita di Michela Conte è stata sua mamma Edi: la giovane infermiera si stava preparando per andare a lavoro
Dallo scorso 27 marzo, la cittadina di Arcade, in provincia di Treviso, è sotto shock per la morte improvvisa ed inaspettata di una giovane infermiera. Michela Conte aveva solo 30 anni e faceva l’infermiera all’ospedale di Conegliano Veneto. A stroncarle la vita un malore durante il pomeriggio e a trovare il suo corpo nel letto è stata sua mamma.
La tragedia si è verificata il 27 marzo scorso. La signora Edi è entrata nella stanza da letto di sua figlia Michela e vedendo che non rispondeva alle sue chiamate ha subito avvertito i soccorsi medici.
Erano le prime ore del pomeriggio di domenica. Michela aveva appena finito di pranzare e si stava preparando per iniziare il suo turno a lavoro in ospedale, quando ha accusato un malore e si è accasciata a terra.
L’ambulanza è giunta tempestivamente nell’abitazione della famiglia ed ha subito iniziato le manovre di rianimazione. Purtroppo, però, ogni tentativo è risultato vano. I dottori e gli infermieri intervenuti non hanno potuto far altro che constatare il decesso della giovane.
A portarla via, probabilmente, è stato un arresto cardiaco. Michela era nata con un problema cardiaco congenito, che all’età di 9 anni le era stato risolto attraverso l’impianto di un peacemaker.
La sua vita era proseguita tranquillamente. Lei si era diplomata all’istituto Besta di Treviso e poi aveva lavorato come operatrice socio sanitaria nelle strutture dell’Israa, prima di trasferirsi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Conegliano nella primavera del 2020, proprio agli inizi della pandemia Covid.
Rinviato il funerale di Michela Conte
La morte di Michela Conte ha suscitato tristezza e dolore in tutta la comunità di Arcade, dove lei viveva ed era molto apprezzata. Ha lasciato sua mamma Edi, le sorella Monica e Marta e tre nipotine che amava molto e che l’adoravano a loro volta.
L’ultimo saluto alla giovane infermiera avrebbe dovuto tenersi lo scorso sabato 2 aprile, ma le autorità locali hanno rinviato la celebrazione, poiché hanno ritenuto necessari ulteriori accertamenti. La loro volontà è quella di fare maggiore chiarezza sulle cause che hanno portato al suo decesso.
Tutta la cittadinanza, in questi difficili giorni, sta dimostrando un affetto smisurato alla famiglia della vittima.