Michele e Tommaso morti dopo il crollo della ghiacciaia: lo strazio della nonna
Morte di Michele e Tommaso, lo strazio della nonna di uno di loro: chiede la verità
La tragica morte di Michele e Tommaso, i due bambini che hanno perso la vita dopo il crollo della ghiacciaia, ha sconvolto migliaia di persone. Tuttavia, la nonna di uno di loro, ha deciso di denunciare ciò che è accaduto. Lo scopo di queste famiglie è capire se la tragedia si sarebbe potuta evitare.
Un evento drammatico che ha spezzato il cuore di tutti. I due piccoli erano sempre insieme, sin dalla nascita. Andavano a scuola insieme e frequentavano gli stessi posti.
Nella giornata di sabato 3 luglio, le famiglie erano uscite per andare a fare un’escursione sui Monti Lessini, in località Sant’Anna D’Alfaedo, in provincia di Verona.
Gli adulti erano impegnati a preparare il pic-nic e i 4 piccoli si erano allontanati per giocare. Michele e Tommaso stavano correndo sul tetto della ghiacciaia. Tuttavia, il tetto di quest’ultima è crollato e le pietre li hanno schiacciati.
Vista la zona in cui si trovavano, i genitori hanno impiegato diverso tempo per chiamare i soccorsi. Alla fine però, i medici intervenuti non hanno potuto far nulla per salvarli. Hanno potuto constatare solamente il loro decesso.
Dopo aver eseguito l’autopsia, gli inquirenti hanno riconsegnato le salme ai loro genitori. I funerali sono stati celebrati nella mattinata di oggi. Michele e Tommaso erano insperabili e le famiglie hanno deciso di fare insieme il loro ultimo saluto.
Morte Michele e Tommaso: lo strazio della nonna di Tommaso
Gli inquirenti hanno avviato subito tutte le indagini del caso. Stanno cercando di capire se la tragedia si sarebbe potuta evitare. In un’intervista con il Corriere Della Sera, la nonna di Tommaso ha deciso di chiedere la verità su quanto accaduto. La signora ha detto:
Certo che una cosa così… Quella ghiacciaia non era protetta… Neanche segnalata… Dicano che quelle strutture siano lì dall’Ottocento. E allora mi chiedo: dall’Ottocento ad oggi i vari proprietari, chi ci passava, chi la usava, la Forestale. Nessuno che abbia pensato a metterci un recinto.
Nessuno che abbia pensato di mettere un cartello. Niente di niente. Su quella ghiacciaia ci poteva salire chiunque. Dai bambini, agli adulti. Chiunque. E anche quelli della malga… Ci vanno un sacco di bambini lì. Possibile che non gli sia mai venuto in mente che potesse essere pericoloso?