Milano, neonato abbandonato nella “culla per la vita”: la lettera straziante di sua madre
Pasqua di dolore a Milano, neonato abbandonato dentro la "culla per la vita": la straziante lettera di sua madre
Si chiama Enea ed ha solo sette giorni di vita, è il neonato trovato abbandonato nella “Culla per la vita”, che si trova all’esterno dell’ospedale Mangiagalli di Milano. Per fortuna sta bene ed i dottori sin da subito, lo hanno preso e portato all’interno, per tenerlo al sicuro.
Una vicenda straziante, che essendo avvenuta nel giorno di Pasqua, porta ancora a più dolore e sconforto da parte del personale ospedaliero. La mamma probabilmente ha dovuto prendere questa decisione, perché non aveva alternative.
La donna in una straziante lettera lasciata vicino al bimbo, ci ha tenuto a dire il suo nome ed a spiegare le motivazioni del suo gesto così straziante.
L’allarme per il personale ospedaliero è scattato intorno alle 11.40, di domenica 9 aprile. I dottori hanno sentito quel forte rumore e sono andati subito a vedere.
Però è proprio quando sono arrivati davanti a quella culla, con un dispositivo Hi-Tech, si sono trovati davanti a quella scena. Una donna aveva lasciato quel bambino con appena sette giorni di vita, dentro quella culla.
Pesa circa 2.6 kg ed è di etnia caucasica. Vicino a lui c’era una lettera, firmata ‘mamma’, in cui spiegava le condizioni del bambino ed anche le motivazioni di questa scelta.
La lettera per il neonato abbandonato nella culla
Ciao, mia chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile. Per ora è super sano e tutti gli esami fatti in ospedale sono ok. La mamma mi ama, ma non può tenermi con lei.
Con queste parole la mamma ha voluto dire il perché della sua scelta. Inoltre, ci ha tenuto a spiegare che lei purtroppo non può tenerlo con sé e questo ovviamente le spezza il cuore.
Non ha avuto altra scelta che lasciarlo lì, affinché possa avere un futuro pieno di gioia ed amore. Desidera solo questo per il suo bambino. Il dottor Fabio Mosca, ha spiegato che era avvolto in una copertina verde e che nonostante ciò che è successo, è pronto ad aiutare la mamma nel caso in cui ha intenzione di ripensarci.