Milano: ragazzo di 18 anni colpito da malore, si accascia e perde la vita
Dramma in provincia di Milano, ragazzo di 18 anni colpito da malore, si accascia e muore in ospedale
Un episodio davvero drammatico è avvenuto nella serata di martedì 11 gennaio. Un ragazzo di appena 18 anni è morto dopo essersi accasciato, mentre giocava con un gruppo di amici, al campetto dell’oratorio. Nonostante i tentativi dei medici, per lui non c’è stato nulla da fare.
Una vicenda davvero straziante, che ha sconvolto migliaia di persone. Anche il sindaco, scosso dall’accaduto, ha voluto scrivere un messaggio sui social.
Secondo le informazioni rese note dai media locali, la tragedia si è consumata nella serata di martedì 11 gennaio. Precisamente nel piccolo comune di Cesano Boscone, che si trova in provincia di Milano.
Il giovane era uscito con i suoi amici e tutti insieme stavano giocando a calcetto al campo dell’oratorio. Tutto stava procedendo normalmente e fino a quel momento non era accaduto nulla di insolito.
Ad un certo punto però, mentre tutti stavano ridendo e scherzando, è avvenuto l’impensabile. Il ragazzo ha accusato un malore improvviso e si è accasciato a terra. I suoi coetanei si sono presto allarmati ed hanno chiesto aiuto ai sanitari.
Vista la gravità della vicenda, sul posto è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso. Con la speranza di poterlo salvare, nonostante le sue condizioni disperate, hanno deciso di trasportarlo d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano.
Il tragico decesso del ragazzo di 18 anni ed il messaggio del sindaco
Una volta arrivato nel nosocomio, i sanitari lo hanno rianimato a lungo, ma pochi minuti dopo non hanno potuto far altro che arrendersi. Il cuore del 18enne ha cessato di battere una volta arrivato nel pronto soccorso.
Il decesso è avvenuto per un arresto cardiaco, ma ora bisognerà capire la causa. Il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri, per mostrare vicinanza alla famiglia, sui social ha scritto:
Una tragedia che ha colpito la nostra comunità. Un ragazzo così giovane, che muore in condizioni così drammatiche, davanti a dei coetanei, durante un momento di gioco, ci sconvolge e ci interroga sul senso della vita. Chiedo a tutti profondo rispetto, silenzio e vicinanza alla famiglia, a cui mi stringo in questo momento così terribile.