Milo Infante torna a parlare delle accuse nei suoi confronti e rivolge un pensiero a Piera Maggio
"Piera Maggio abbandonata dallo Stato e relegata all'ergastolo. Non saprà mai che fine ha fatto Denise", le parole di Milo Infante
Dopo la notizia diventata virale sul web, Milo Infante ha rilasciato un’intervista a Fanpage.it. Il conduttore di Ore 14 è indagato dalla Procura di Caltanissetta per l’accusa di diffamazione.
A spiegare la motivazione, è stato lo stesso giornalista. Durante il suo programma che va in onda su Rai 2, insieme ad altri colleghi ed ospiti, Milo Infante avrebbe detto qualcosa che potrebbe aver disturbato qualcuno. Lo ha spiegato nell’intervista con Fanpage.it:
In realtà ancora non conosco le frasi che mi vengono contestate. Al momento non è dato sapere neanche chi sia il querelante, dato che il nome non è indicato sull’avviso di garanzia. Ho riguardato le due puntate che sono nel mirino dei magistrati che si sono sentiti tirati in ballo e non ho rilevato delle frasi che possano essere ritenute diffamanti. Evidentemente, però, siamo andati a urtare la sensibilità legittima di una o più persone che hanno ritenuto di querelarmi.
Il noto giornalista ha poi espresso la sua delusione su quanto accaduto e su come la vicenda di Denise Pipitone continui a proseguire, nonostante siano passati 17 anni.
Mi dispiace che nelle aule dei tribunali, il tempo dei giudici venga impiegato per queste vicende. Da giornalista so bene cosa sia la diffamazione, francamente non mi sembra questo il caso. Mi dispiace che si parli di Denise Pipitone accostandola a queste miserie.
Hanno relegato Piera Maggio all’ergastolo. Fine pena mai. Non saprà mai che fine ha fatto sua figlia. È una condanna feroce.
Milo Infante ha poi rivolto un pensiero a Piera Maggio e Pietro Pulizzi, secondo lui completamente abbandonati dallo Stato italiano.
Due genitori che da soli, sostenuti dal loro legale Giacomo Frazzitta, continuano cercare la loro bambina. Meritano di capire se sia ancora viva. La Procura di Marsala ha archiviato diverse testimonianze come false (ma che dovrebbero essere approfondite) e ha archiviato le indagini che erano ripartite dopo 17 lunghi anni.
Come ha spiegato lo stesso conduttore di Ore 14, gli inquirenti credono che il caso potrà essere risolto soltanto quando qualcuno che sa, deciderà di parlare. Molo Infante non la pensa affatto così, o meglio, crede che se una persona deciderà di parlare, lo farà solo perché sentirà un cappio che si stringe sempre più intorno al suo collo. “Denise va cercata”.