Morte del piccolo Tommaso Tosi: due persone nel registro degli indagati
Sono due le persone finite nel registro degli indagati per omicidio colposo. Continuano le indagini per la morte del piccolo Tommaso Tosi
Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo. Le indagini per la morte del piccolo Tommaso Tosi continuano. Il bambino è morto a 13 mesi dopo essere caduto nella cisterna dell’azienda di famiglia, situata a Portomaggiore.
La notizia è stata resa nota da Nuova Ferrara, gli inquirenti hanno inserito nel registro degli indagati le due persone che si trovavano con il bambino al momento del drammatico incidente.
Tommaso Tosi si era recato in visita dai nonni, nell’azienda agricola di famiglia. È riuscito a sfuggire al controllo degli adulti ed è accidentalmente caduto nella cisterna. Sembrerebbe che quest’ultima fosse chiusa dal coperchio, che non avrebbe tenuto il peso del bambino.
L’intervento della mamma del piccolo Tommaso Tosi
La mamma, appena si è accorta di ciò che era accaduto, si è precipitata dal suo bambino e si è gettata nella cisterna per salvarlo. Gli altri presenti sono subito intervenuti e il piccolo è stato tirato fuori dalla vasca. Era ancora vivo, ma in gravissime condizioni. Tempestivo il trasporto in ospedale, dove purtroppo Tommaso è morto dopo una sola notte.
Le forze dell’ordine al momento stanno indagando per capire se la cisterna, situata tra la casa dei nonni e l’azienda agricola, rispetti tutte le norme di sicurezza. E se così non fosse, sarà necessario accertare le responsabilità di ogni irregolarità.
L’amministrazione comunale e la Pro Loco hanno organizzato una messa nella chiesa di Portomaggiore, in memoria del bambino morto a soli 13 mesi.
La tragedia si è rapidamente diffusa sul web, gettando nel dolore e nello sconforto tantissime persone. Tanto l’affetto e la vicinanza che in questi ultimi giorni stanno arrivando ai due genitori, Gian Andrea Tosi e Benedetta Alebbi, straziati dall’improvvisa perdita.
Tra le persone intervenute, c’è un imprenditore di un’azienda vicina, che ha dichiarato a Il Resto del Carlino:
Abbiamo sentito gridare, ho chiamato immediatamente i soccorsi. Altro non posso dire, essendoci un’inchiesta in corso..