Morte di Giulia Cecchettin, tutti gli indizi che potrebbero aggravare la posizione di Filippo Turetta
Morte di Giulia Cecchettin, tutti i dubbi degli inquirenti che possono far pensare alla premeditazione
Gli agenti 8 lunghi giorni dopo l’inizio della fuga, sono riusciti a fermare e ad arrestare Filippo Turetta, 22enne accusato del delitto volontario di Giulia Cecchettin. Purtroppo erano usciti insieme per cercare il vestito per la sua laurea, ma in realtà il ragazzo aveva in mente un altro piano.
Giulia e Filippo in realtà si erano messi insieme circa 3 anni fa, ma ad agosto di questo lei aveva deciso di interrompere quella relazione. Forse era stanca del suo atteggiamento, ma a tutti diceva che non andava più.
La sera del 10 novembre, nonostante tutto, sono usciti di nuovo insieme, aveva detto che erano rimasti amici. La ragazza solo pochi giorni dopo avrebbe dovuto sostenere la sua laurea, cosa che purtroppo non è mai avvenuta.
In occasione di questo incontro, aveva deciso di portare con sé anche il suo pc, forse perché voleva leggere la tesi al suo amico.
Filippo Turetta però, le aveva detto di aspettare che anche lui arrivasse a quel momento. Forse lei non ha accettato quella proposta e così tra loro è iniziata una discussione, che alla fine si è conclusa con un delitto.
Il giovane dopo il suo arresto in Germania, risulta essere accusato di omicidio volontario. La situazione per lui però potrebbe aggravarsi ulteriormente, se gli inquirenti riescono a trovare tutti i punti della premeditazione.
Delitto di Giulia Cecchettin: i dubbi sulla premeditazione
Sul luogo in cui gli agenti hanno trovato il video dell’aggressione di Filippo a Giulia, le forze dell’ordine hanno trovato un coltello con la lama spezzata. Non risultano esserci delle tracce ematiche lì sopra. Per questo non è ancora chiaro se è l’arma usata per commettere il delitto.
In quella stessa parte, hanno anche trovato dello scotch. Tutti oggetti che Turetta avrebbe potuto portare con sé, solo se già aveva in mente il piano. Il corpo di Giulia inoltre, era nascosto sotto un masso e coperto da alcuni sacchi neri.
Probabilmente lo scopo del ragazzo, era quello di impedire alle persone che passavano lì per caso di non vederlo. Da alcuni controlli sul suo pc, gli agenti hanno anche scoperto che aveva fatto delle ricerche online, su come sopravvivere in montagna ed anche come passare il confine con l’Austria. Tutti punti che se collegati, possono portare per lui all’aggravante della premeditazione.