Morte Papa Francesco, chi c’era in prima fila intorno alla bara del Pontefice: distrutti dal dolore
La salma di papa Francesco è stata traslata alla Basilica di San Pietro, dove giace a terra secondo le sue volontà, mentre i fedeli possono rendere omaggio fino a venerdì
La traslazione della salma di Papa Francesco ha segnato un momento significativo per la comunità cattolica e il mondo intero. La cerimonia si è svolta presso la Basilica di San Pietro, dove il corpo è stato collocato in un modo inusuale rispetto alle tradizioni precedenti. Questo evento è stato influenzato direttamente dalle ultime volontà del Pontefice, espresse nel suo testamento, dove indicava dettagli precisi riguardo ai suoi funerali e alla sua sepoltura. Papa Francesco aveva manifestato il desiderio di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, in un loculo semplice e privo di decorazioni particolari.

La decisione di non utilizzare un catafalco, come avvenuto nei secoli passati, ma di posizionare la salma direttamente a terra, è stata una scelta deliberata, che rispecchia il suo approccio umile e diretto alla vita e alla fede. Nel suo testamento, il Papa ha sottolineato che il suo sepolcro dovesse essere semplice, con l’unica iscrizione “Franciscus”. Inoltre, ha disposto che le spese per la sua sepoltura fossero coperte attraverso un contributo di un benefattore specifico, con indicazioni fornite a Monsignor Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
Il messaggio di Papa Francesco
Nel testamento, Papa Francesco ha voluto lasciare un messaggio profondo e significativo. Ha espresso gratitudine verso coloro che lo hanno sostenuto e pregato, augurando a loro una meritata ricompensa. La sua ultima riflessione è stata dedicata alla sofferenza che ha vissuto negli ultimi momenti della sua vita, un dolore che ha offerto al Signore come atto di fede per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli. Queste parole rivelano la sua volontà di vivere e morire in un modo che riflettesse i valori fondamentali del cristianesimo.
Chi era presente alla cerimonia
Durante la cerimonia di traslazione della salma, molti volti noti si sono radunati in prima fila, visibilmente commossi. Tra di essi erano presenti i tre segretari di Papa Francesco: don Juan Cruz Villalon, don Manuel Pellizzon e don Fabio Salerno. Accanto a loro, alcuni laici che hanno condiviso momenti importanti con il Pontefice, come l’infermiere Massimiliano Strappetti e gli aiutanti di camera Piergiorgio Zanetti e Daniele Cherubini. La salma è stata collocata davanti all’Altare della Confessione, un luogo altamente simbolico all’interno della Basilica di San Pietro, dove i fedeli possono rendere omaggio al Pontefice. Questo spazio è significativo poiché si trova sotto l’altare maggiore, dove riposa San Pietro, e il termine “Confessione” rimanda al martirio di San Pietro e alla sua fede.
Nei tre giorni successivi, fino a venerdì, i fedeli avranno l’opportunità di rendere omaggio alla salma di Papa Francesco, prima dell’ultimo saluto che avverrà sabato alle 10 in Piazza San Pietro. Questo momento rappresenta un’importante occasione per la comunità cattolica di unirsi in preghiera e riflessione, onorando la vita e il ministero di un Papa che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e del mondo.