Morte Papa Francesco, quando si svolgeranno i funerali del Pontefice
I funerali di Papa Francesco si svolgeranno tra il 25 e il 27 aprile, con il conclave per il nuovo pontefice previsto tra il 5 e il 10 maggio
I funerali di Papa Francesco, secondo le disposizioni dell’Universi Dominici Gregis, si svolgeranno tra venerdì 25 aprile e domenica 27. La Santa Sede ha comunicato che è probabile che il giorno scelto sarà sabato 26. La data ufficiale verrà confermata domani mattina, durante la prima Congregazione dei cardinali. Il conclave per la nomina del successore avrà luogo tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla scomparsa del Papa, quindi si prevede che si svolgerà tra il 5 e il 10 maggio.

Nel frattempo, oggi verranno posti i sigilli agli appartamenti del Papa, inclusi quelli al secondo piano di Casa Santa Marta e al terzo piano del Palazzo apostolico. Quest’ultimo, tuttavia, è stato raramente utilizzato da Papa Francesco, se non per gli Angelus della domenica.
Gli appuntamenti dei prossimi giorni
Con la scomparsa di Papa Francesco, il Vaticano si prepara a una serie di eventi significativi che porteranno al conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Stasera, alle ore 20, ci sarà la traslazione della salma del Pontefice nella Cappella di Casa Santa Marta. Qui si svolgerà il rito della constatazione della morte e la deposizione nella bara. Questa cerimonia sarà riservata e le informazioni, insieme a eventuali immagini, verranno diffuse solo successivamente.
Domani avrà luogo la prima Congregazione generale dei cardinali, che includerà quelli già presenti a Roma e quelli che riusciranno a giungere nella Capitale nelle prossime ore. Le Congregazioni sono incontri cruciali che precedono il conclave e in questa fase si prenderanno decisioni importanti sui prossimi passi. La traslazione della salma nella basilica di San Pietro per consentire l’omaggio dei fedeli potrebbe avvenire mercoledì 23 aprile, come comunicato dalla sala stampa vaticana.
Le esequie saranno officiate dal cardinale decano, Giovanni Battista Re, che era stato confermato nel suo ruolo all’inizio di gennaio da Papa Francesco.