Morte Viviana Parisi, il furgone potrebbe aver investito l’auto della dj
I consulenti credono che il furgone abbia invaso la corsia e provocato l'impatto con l'Opel di Viviana Parisi
Le indagini sulla morte di Viviana Parisi continuano senza sosta. I due consulenti dei Mondello e dei Parisi, le famiglie della dj, hanno dichiarato che dopo i dovuti accertamenti, credono che sia stato il furgone ad invadere la corsia della donna, provocando così l’incidente. Carmelo Costa e Giusepee Monfreda hanno affermato:
C’è la possibilità che quel furgone abbia invaso la corsia di sorpasso, provocando l’impatto con la macchina di Viviana Parisi.
I ripetuti esami sull’Opel Corsa di Viviana Parisi e quelli sul cellulare e tablet, potrebbero aprire nuove piste. I legali delle famiglie hanno spiegato che ci sono diverse impronte sul parabrezza di Viviana Parisi, che non appartengono al piccolo Gioele e che ora dovranno essere analizzate e gli inquirenti dovranno scoprire a chi appartengono.
Non ci sono invece tracce di sangue, che potrebbero provare che il bambino sia morto nell’incidente. Il seggiolino non era legalo ai sedili, ma le ricerche con il luminol non hanno trovato conferme. Nessuna traccia di sangue. Sarà adesso l’esame autoptico, che si concluderà nei prossimi mesi, a stabilire la causa reale della morte di Gioele. Purtroppo i resti del suo corpicino sono compromessi per via degli animali selvatici.
A distanza di un mese dal ritrovamento, i ricercatori hanno trovato altri resti ossei, risultati in seguito appartenere a Gioele Mondello.
Le indagini sul cellulare e il tablet di Viviana Parisi
Il perito Roberto Consalvi dopo un’accurata indagine sul cellulare e sul tablet della dj, dovrà ora presentare le prove ottenute dinanzi la Procura per un primo confronto. Quanto raccolto, potrebbe fornire agli inquirenti una nuova pista. Il perito ha analizzato ogni singolo dato, a partire dai social network, come Instagram, Facebook e WhatsApp, fino alle ricerche effettuate su Google i giorni precedenti alla morte.
Viviana Parisi, il 3 agosto, è uscita di casa mentendo a suo marito: Vado a comprare le scarpe a Gioele. Poi ha preso l’autostrada, è uscita a Sant’Agata di Militello per 20 min, per poi imboccare nuovamente l’autostrada, fino all’incidente.
È scesa dalla sua Opel Corsa ed ha iniziato a camminare per i boschi. Viviana Parisi è stata trovata senza vita, ai piedi di un traliccio, diversi giorni dopo. Mentre sono continuate per lunghi ed interminabili giorni, le ricerche del piccolo Gioele.
Il papà, Daniele Mondello, si è più volte espresso riguardo le modalità di ricerca, per lui inefficienti. Un ex carabiniere, che faceva parte di un gruppo di ricerca organizzato proprio da lui, ha trovato suo figlio morto, facendosi largo con un falcetto. Come hanno fatto più di 50 esperti a non trovare Gioele?
Le analisi dei filmati dei droni, utilizzati nelle ricerche, hanno anche individuato il corpo senza vita di Viviana, ripreso il 4 agosto. Giorno ben diverso da quello del suo ritrovamento, avvenuto l’8 agosto.