“Muori! Non meriti compassione” 7 minuti di follia, femminicidio di Lucia Chiapperini, svelato il movente di Vincenzo Visaggi

Un femminicidio avvenuto a Bitonto, registrato dalle telecamere di sicurezza, mostra Vincenzo Visaggi che accoltella la moglie Lucia Chiapperini, mentre lei implora aiuto durante l'aggressione.

Un tragico episodio di violenza domestica ha scosso la comunità di Bitonto, in provincia di Bari. Un femminicidio avvenuto in un contesto familiare ha catturato l’attenzione per la sua brutalità, documentata da telecamere di sorveglianza. La vicenda coinvolge Vincenzo Visaggi e sua moglie Lucia Chiapperini, il cui conflitto culmina in un atto di violenza inenarrabile, sollevando interrogativi su dinamiche di abuso e vulnerabilità nelle relazioni coniugali.

La lite e il femminicidio in diretta a Bitonto

Venerdì scorso, un drammatico episodio si è consumato all’interno di una abitazione nella frazione di Mariotto, a Bitonto. Le telecamere di sicurezza hanno registrato gli ultimi sette minuti di vita di Lucia Chiapperini, 75enne vittima di un feroce attacco da parte del marito, Vincenzo Visaggi, di stessa età. Le immagini mostrano la donna, tornata a casa attorno alle 10:50, coinvolta in una discussione accesa con il coniuge. L’aggressione è iniziata immediatamente, con Visaggi che ha colpito la moglie ripetutamente con forbici affilate, infliggendo almeno 20 colpi.

Nonostante i disperati tentativi di Lucia di fuggire e di chiedere aiuto, Vincenzo ha continuato a colpirla, pronunciando insulti e frasi oscene. La registrazione audio ha catturato il momento in cui l’uomo, in un delirio di violenza, ha esclamato: “Muori”, rivelando la sua determinazione a porre fine alla vita della moglie. La scena si è conclusa alle 10:57, quando il respiro di Lucia si è spento, lasciando l’aggressore nella propria casa, visibilmente insanguinato e in uno stato di apparente crisi.

Al momento dell’arrivo dei carabinieri, il cadavere della donna è stato rinvenuto nel bagno, mentre Vincenzo si trovava in camera da letto. La telefonata al 112, effettuata dallo stesso Visaggi, ha rivelato la sua ammissione del crimine e un tentativo di suicidio. I testimoni, tra cui i figli della coppia, hanno successivamente riferito che le lotte coniugali erano diventate sempre più frequenti, aggravate dalla recente perdita del suocero e dalle difficoltà economiche.

Il contesto familiare e i motivi del conflitto

Le tensioni tra Vincenzo e Lucia erano ben note ai familiari e agli amici. Da qualche settimana, la donna aveva anche deciso di trasferirsi presso la figlia, spaventata dall’atteggiamento di aggressività del marito. Durante le liti, Visaggi aveva minacciato la moglie brandendo coltelli, un segnale preoccupante che evidenziava un contesto di violenza domestica. Le discussioni erano spesso incentrate su questioni economiche, in particolare dopo il decesso del padre di Lucia, che aveva portato a un cambiamento nella gestione delle finanze familiari.

Le indagini hanno rivelato che, all’interno dell’abitazione, erano stati trovati quasi 13mila euro in contante, nascosti dietro un armadio. Questo denaro, secondo quanto emerso, era stato messo lì da Vincenzo per impedire alla moglie di accedervi. I figli della coppia hanno confermato che il padre stava cercando di esercitare un controllo totale sulla situazione economica, rifiutandosi di dare soldi a Lucia e cercando di costringerla a vendere le proprietà ereditate dal suocero.

Il conflitto culminato in questa tragica aggressione evidenzia la necessità di affrontare e combattere la violenza domestica, un problema che colpisce molte famiglie. La comunità di Bitonto si trova ora a fare i conti con una realtà dolorosa, mettendo in luce l’urgenza di interventi efficaci e supporto per le vittime di abusi.