Napoli, le indagini sul bimbo che si è suicidato a soli 11 anni
Napoli, le indagini delle forze dell'ordine sul bimbo che si è suicidato: sequestrati tablet e telefoni
Sono ancora in corso le indagini per il bimbo che si è suicidato a Napoli, nella serata di martedì 29 settembre. Le forze dell’ordine, insieme al Procuratore ed al Pm, stanno facendo il possibile per mantenere il massimo riserbo su tutta la vicenda. Vogliono trovare la verità su quanto accaduto.
Un evento drammatico, che ha sconvolto la famiglia, la comunità, ma anche tutta la Nazione, poiché episodi del genere, spezzano il cuore di tutti.
Secondo le informazioni emerse nelle ultime ore, gli agenti di polizia, coordinati dal Procuratore Raffaello Falcone e dal Pm Raffaele Tufano, hanno disposto il sequestro del telefono e del tablet.
In pratica di qualsiasi dispositivo elettronico, che abbia la possibilità di collegarsi ad internet. Vogliono trovare le chat in cui il bimbo, possa essere stato manipolato o sia stato vittima di episodi di bullismo.
Al momento l’ipotesi di reato più plausibile è quella di istigazione al suicidio. Però ci sono ancora molti elementi a cui le forze dell’ordine, devono trovare una risposta e che non sono chiari.
Bimbo che si è suicidato: l’accaduto
Il dramma di questa famiglia di Napoli, è iniziato nella serata di martedì 29 settembre. Il bimbo intorno a mezzanotte ha mandato un messaggio sul telefono della madre, in cui le diceva che l’amava, ma che doveva andare. Ha fatto riferimento ad “uomo nero” che lo stava raggiungendo.
I genitori, ovviamente si sono allarmati immediatamente ed hanno iniziato a cercarlo per tutta la casa. Di lui non c’erano tracce, ma pochi minuti dopo hanno fatto la tragica scoperta. Si era lanciato dal balcone al decimo piano ed era finito nel ballatoio interno del condominio.
Sul posto è arrivata d’urgenza un’ambulanza, ma nonostante i tentativi dei sanitari, non hanno potuto far nulla per salvare il piccolo, ma ne hanno potuto dichiarare solamente il decesso.
Secondo le testimonianze di alcune persone vicine alla famiglia, il bimbo era sempre stato molto tranquillo. Andava a scuola calcio ed aveva fatto amicizia con tutti i suoi compagni. La madre ed il padre, genitori di 3 figli, facevano il possibile per dargli tutte le attenzioni di cui aveva bisogno.