Napoli, l’uomo fermato per l’omicidio di Samuele Gargiulo nega l’omicidio
Napoli, l'uomo fermato per la morte del piccolo Samuele Gargiulo ha negato ogni accusa: ecco cosa ha dichiarato
È stato sottoposto ad un interrogatorio, l’uomo che è stato fermato dalle forze dell’ordine accusato dell’omicidio del piccolo Samuele Gargiulo. Tuttavia, ha negato ogni accusa, ma non ha saputo ricostruire la dinamica di quanto accaduto nei minuti precedenti alla tragedia.
Una vicenda che purtroppo sembra essere ancora avvolta nel mistero. Gli inquirenti credevano inizialmente che tutto fosse accaduto a causa di un incidente, ma alla fine hanno preso in considerazione una nuova ipotesi.
Mariano Cannio di 38 anni, è stato fermato dagli inquirenti nella serata di venerdì 17 settembre. Il giorno in cui è avvenuto il dramma.
La famiglia si fidava di lui, infatti gli avevano anche affidato le chiavi della loro abitazione. Li aiutava nelle faccende domestiche, visto che la mamma del piccolo è incinta all’ottavo mese.
L’uomo nel momento in cui è avvenuta la tragedia era in casa. Però, all’arrivo delle forze dell’ordine è fuggito via. Gli agenti lo hanno scoperto poche ore dopo, quando la madre sotto shock ha fatto il suo nome. È proprio a quel punto che hanno deciso di fermarlo, ipotizzando il fatto che abbia gettato il bambino dal terzo piano del palazzo.
Tuttavia Mariano Cannio ha negato ogni accusa. Il ragazzo ha ammesso di soffrire di problemi psichici. Inoltre, ha dichiarato che prima del tragico episodio era sul balcone con il piccolo e lo aveva preso in braccio. Però, lui non sa bene come sia avvenuto il dramma.
La tragica morte del piccolo Samuele Gargiulo
La tragica morte di questo bimbo di soli 3 anni, è avvenuta intorno alle 12.30 di venerdì 17 agosto. Precisamente nell’appartamento che si trova alla palazzina di via Foria, a Napoli.
Il piccolo era a casa con sua madre e con il collaboratore domestico. Quando all’improvviso è caduto dal balcone. Sono stati proprio alcuni passanti a vedere la scena drammatica.
Sul posto sono arrivati d’urgenza i sanitari, che si sono presto resi conto che le sue condizioni erano gravi. Infatti nonostante il loro disperato trasporto all’ospedale Pellegrini, non c’è stato nulla da fare. I traumi riportati a causa della caduta, per lui sono risultati essere fatali.