Napoli, morte del piccolo Gabriele di 5 mesi: c’è una svolta nelle indagini
Napoli, morte del piccolo Gabriele di soli 5 mesi, la mamma, la zio e lo zio iscritti nel registro degli indagati
C’è una svolta improvvisa sulla morte del piccolo Gabriele, il bimbo di 5 mesi morto lo scorso 28 gennaio, per un trauma cranico. Ora come atto dovuto per poter proseguire con le indagini, la mamma, la zia e lo zio sono stati iscritti sul registro degli indagati.
Continuano senza sosta le indagini da parte della forze dell’ordine e della Procura. Tuttavia, la ricostruzione dei familiari non sembra aver convinto gli inquirenti.
La tragica vicenda di questo piccolino, di soli 5 mesi, è iniziata lo scorso 16 gennaio. Sono stati proprio i suoi familiari ad accompagnarlo al pronto soccorso del FateBeneFratelli, poiché aveva una ferita alla testa.
I medici lo hanno sottoposto sin da subito ad una Tac, ma dai risultati di questo esame hanno evidenziato che la situazione era più grave del previsto. Il neonato aveva un’emorragia celebrare in corso.
Di conseguenza, in una primo momento hanno disposto il suo trasferimento al Rummo di Benevento e, alla fine, al Santobono di Napoli. Purtroppo è proprio in questa struttura che è avvenuta la tragedia. Gabriele ha perso la vita 3 giorni dopo il suo arrivo.
Sia i medici che gli agenti hanno provato a parlare con i suoi familiari, per capire cosa sia successo. Però in un primo momento nessuno ha saputo dare una spiegazione precisa sull’accaduto e sulla ferita che il piccolo aveva in testa.
Le indagini e la versione dei familiari del piccolo Gabriele, morto a 5 mesi
Solo pochi giorni dopo la mamma ha raccontato agli inquirenti che il bimbo si era procurato quel trauma mentre stava giocando con la cuginetta. Quest’ultima per sbaglio gli aveva tirato una spazzola sulla testa.
Tuttavia, questa versione non ha convinto gli agenti. Per questo motivo la Procura come atto dovuto, per poter procedere con gli esami del caso, ha iscritto sul registro degli indagati la mamma, la zia e lo zio, poiché vivevano tutti nella stessa abitazione.
Il medico legale incaricato dalla Procura ora sta studiando tutte le cartelle cliniche del piccolo e nei prossimi giorni procederà con tutti gli esami del caso. Ci saranno ulteriori indagini su questa vicenda.