Neonati sepolti in giardino, i due bimbi sono nati vivi, la decisione fatta dopo la terribile scoperta: cosa succederà ora
Nascita e morte devono essere registrate all'anagrafe comunale di Traversetolo: ai due neonati di Chiara Petrolini deve essere dati nome e sepoltura
In base a quanto prevede la legge, ai due neonati partoriti ed uccisi da Chiara Petrolini deve essere dato un nome e garantita la sepoltura. Questo perché sono nati vivi. Una parvenza di dignità da offrire a queste due innocenti creature che, seppur per pochissimi istanti, hanno comunque vissuto.
Anche se la legge in tal senso appare chiara, vi sono dubbi in merito a chi si occuperà sia della registrazione che dei funerali e della sepoltura dei due neonati.
La scelta dei nomi
Il magistrato Alfonso D’Avino, attualmente a capo delle indagini coordinate dalla Procura di Parma, sarà incaricato di aprire un fascicolo per consentire la registrazione delle nascite dei due neonati e dei relativi decessi presso il Comune di Traversetolo.
Un aspetto che sicuramente rivestirà una particolare e delicata importanza sarà la scelta dei nomi da attribuire ai due bambini. Una scelta che prevede un accordo tra le due famiglie interessate, senza il raggiungimento del quale spetterà alla Procura provvedere.
L’organizzazione dei funerali
Oltre alla registrazione dei due neonati all’anagrafe, la legge stabilisce che sia concessa loro una degna sepoltura. Questo perché, anche se solo per pochi istanti, hanno respirato prima di morire.
Simone Dall’Orto, il sindaco di Traversetolo, il comune dove si è compiuto il terribile duplice infanticidio, ha informato le due famiglie circa la sua disponibilità nell’organizzare la sepoltura dei piccoli. La decisione finale spetterà però ai nonni e all’ex fidanzato di Chiara, Emanuele.
Una delle ipotesi che starebbe circolando al momento riguarderebbe la possibilità di celebrare un’unica sepoltura senza alcuna cerimonia. Si tratta però solo di un’ipotesi, in quanto allo stato attuale dei fatti nulla di definitivo è stato ancora deciso.
Sul fronte delle indagini, il prossimo 26 settembre la 21enne Chiara Petrolini, unica indagata ed accusata del duplice infanticidio, affronterà un interrogatorio di garanzia, durante il quale potrebbe scegliere di non rispondere.