Neonato di 10 giorni positivo al Coronavirus, caso raro
A Castellamare di Stabia caso raro di neonato di 10 giorni positivo al Coronavirus
Neonato di 10 giorni positivo al nuovo Coronavirus. Il bambino è nato alla fine del mese di settembre 2020. Si tratta di un caso davvero raro di contagio in famiglia di un bambino così piccolo. La scoperta è avvenuta all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.
Il piccolo è nato da pochi giorni ed è già risultato positivo al nuovo Coronavirus. È venuto al mondo nell’ospedale di Castellammare di Stabia, dove hanno anche scoperto la sua positività.
La gravidanza non aveva dato problemi alla mamma del bambino. E anche il parto era andato bene, senza alcuna complicazione.
Mamma e bambino, infatti, avevano già fatto ritorno a casa dalla famiglia, nella loro abitazione di Piano di Sorrento.
A un certo punto, però, il bambino ha iniziato a stare male. Prima febbre e poi diarrea persistente. I genitori si sono subito preoccupati e così hanno nuovamente portato il bambino all’ospedale di Castellammare di Stabia per un controllo approfondito.
Al piccolo per precauzione i medici fanno un tampone. E la scoperta: il neonato di soli 10 giorni di vita è positivo al Coronavirus. Il bambino si trova ora ricovera nel reparto di Terapia Intensiva neonatale dell’ospedale del comune in provincia di Napoli, in Campania.
Neonato di 10 giorni positivo al Coronavirus, un caso raro
Roberto Cinellini, direttore del reparto di terapia intensiva neonatale dove si trova ricoverato il piccolo, spiega che siamo di fronte a un caso rarissimo di neonato sotto i 30 giorni contagiato in ambito famigliare.
Quando dall’esito dei tamponi abbiamo avuto la certezza che ci trovavamo di fronte uno dei rarissimi casi di neonati sotto i trenta giorni contagiati in ambito familiare abbiamo contatto il secondo Policlinico, che è centro regionale per i casi di Covid neonatale, per richiedere posti letto. A bordo dell’ambulanza c’erano due infermieri del Pronto Soccorso e una neonatologia del mio reparto.
I medici hanno richiesto il tampone anche per i genitori e i famigliari. Probabilmente il malessere del piccolo ha permesso di scovare un focolaio famigliare che altrimenti non sarebbe emerso.