Nereto, mamma di 32 anni trovata morta in casa. Insieme a lei, un coltello da cucina.
TRAGEDIA A NERETO: giovane mamma trovata senza vita nella sua abitazione. Accanto a lei un coltello. Ecco cosa è successo
L’orribile tragedia si è verificata su viale Europa a Nereto, in provincia di Teramo. Una giovane mamma di circa 32 anni è stata trovata senza vita, all’interno della sua abitazione. Ad allarmare le forze dell’ordine, è stato il suo datore di lavoro, poiché la donna quel giorno, non si è recata a lavorare e non gli rispondeva nemmeno al telefono. Era una commessa in un negozio di camicie.
Purtroppo, quando i soccorritori, gli uomini dei Vigili del Fuoco, si sono introdotti in casa, non si sono ritrovati davanti ad una scena gradevole. La donna era stata accoltellata, all’addome e al collo. Giaceva in una pozza di sangue.
Qualcuno ha dichiarato di aver visto suo marito, allontanarsi dall’abitazione a bordo di una Mazda. La donna ha lasciato una bambina di soli 6 anni.
Dopo le dovute indagini, gli inquirenti hanno individuato anche l’arma del delitto, lasciata all’interno della casa. Un coltello da cucina.
Le forze dell’ordine si sono immediatamente messe sulle tracce del marito della donna, un uomo di origini rumene, come la 32enne, che lavora come autista. L’uomo, però, risultava incontattabile ed irrintracciabile. E’ stato poi individuato in un parcheggio sul lungomare di Tortoreto Lido. Cristian Daravoinea, questo il suo nome, è stato posto in stato di fermo, accusato di omicidio volontario. L’uomo ha confessato, è stato sopraffatto dalla rabbia, perché era geloso e la donna voleva lasciarlo.
La bambina per adesso è ospitata in casa di amici.
Nei prossimi giorni, ci saranno ulteriori aggiornamenti.
Purtroppo il femminicidio è all’ordine del giorno. La storia di questa mamma 32enne, ci ricorda molto la storia di Elisa Pomarelli, la ragazza sparita il 25 agosto insieme a Massimo Sebastiani a Piacenza. E’ stata trovata morta, strangolata dall’uomo, perché l’aveva rifiutato. Inizialmente, i parenti e gli amici non hanno voluto credere alla tesi dell’omicidio dicendo che Massimo Sebastiani fosse ossessionato da Elisa ma che non le avrebbe mai fatto del male.