Nicolò Corsi, di soli 21 anni, ha perso la vita sul lavoro
L'ipotesi più accreditata per la morte di Nicolò Corsi, è quella dell'inalazione dei vapori provenienti dal silos pieno di vino
Aveva solo 21 anni il ragazzo che ha perso la vita per via di un triste episodio avvenuto mentre svolgeva il suo lavoro. Stando alle prime ipotesi, Nicolò Corsi, questo era il suo nome, avrebbe inalato i vapori provenienti da un silos di un’azienda vinicola, perdendo i sensi e cadendo all’interno della grande cisterna. Trasportato in ospedale, si è spento poco dopo il suo arrivo.
Sono oltre 600 le persone che hanno perso la vita a seguito di sinistri capitati sul posto di lavoro in Italia da inizio anno. Un dato elevatissimo che porta ancora una volta ad interrogarsi sulla questione sicurezza.
Venerdì scorso si era diffusa la notizia della scomparsa di Girolamo Tartaglione. L’uomo, che aveva 31 anni, era originario di Foggia ma si era trasferito in Lombardia da circa un anno per lavoro, è stato schiacciato da una piastra di cemento del peso di oltre 20 tonnellate.
I colleghi prima, e i Vigili del Fuoco e medici poi, hanno tentato di salvarlo in ogni modo, ma per lui non c’è stato nulla da fare.
Destino simile quello di Nicolò. Lui di anni ne aveva solo 21 e lavorava per una ditta che si occupava della manutenzione di impianti.
Venerdì scorso, insieme ad alcuni suoi colleghi si era recato in un’azienda vinicola nel veronese, Cantina San Felice Extra, e stava svolgendo il suo regolare lavoro.
All’improvviso ha perso i sensi ed è caduto all’interno di uno dei silos contenenti il vino.
Per Nicolò Corsi non c’è stato nulla da fare
Un suo collega 37enne ha cercato subito di tirarlo fuori, ma nel tentativo è scivolato anche lui ed ha battuto la testa. Quest’ultimo si è ripreso poco dopo.
Successivamente i soccorritori hanno estratto Nicolò Corsi dal silos e lo hanno trasferito, già in stato di coma, all’ospedale Borgo Trento di Verona.
Il ragazzo, in condizioni disperate, ha lottato con tutte le sue forze fino alla notte tra domenica e lunedì, quando purtroppo il suo cuore ha cessato di battere.
Il decesso di Nicolò necessiterà di ulteriori indagini, ma l’ipotesi più accreditata pare essere l’inalazione dei vapori del vino, che hanno stordito il ragazzo fino a fargli perdere i sensi. L’azienda vinicola ha dichiarato che quel giorno, tuttavia, non era previsto alcun intervento all’interno del silos.
Decine i messaggi di cordoglio apparsi sul web nelle ultime ore. Nicolò era amato e ben voluto da tutti e i suoi amici stanno inondando la sua famiglia di quanto più affetto possibile.