Non ci sono più dubbi: l’autopsia sul corpo di Alex Marangon conferma le prime ipotesi: “È stato..”
La morte di Alex Marangon è avvenuta in seguito ad una violenta colluttazione: i risultati delle indagini confermano questa ipotesi
La tragica morte di Alex Marangon, giovane barman 25enne di Marcon, ha scosso profondamente la comunità. L’indagine della Procura di Treviso ha confermato che Alex è stato «picchiato duramente e ucciso». L’autopsia ha rivelato un’emorragia interna incompatibile con una caduta accidentale, ma causata da una serie di colpi inferti prima del decesso. Ora, la priorità degli inquirenti è individuare l’assassino.
L’avvocato Stefano Tigani, che insieme al collega Nicodemo Gentile assiste la famiglia di Alex, ha dichiarato:
“Il nostro appello agli inquirenti è che si trovi subito il responsabile di questo efferato delitto”.
Tigani ha sottolineato la necessità di chiarire un «buco» temporale di tre ore, elemento cruciale per comprendere meglio questa vicenda intricata avvolta nel mistero. Nella dichiarazione rilasciata ieri il legale insiste sulla necessità di collaborazione con gli inquirenti e lancia un appello a chiunque sia a conoscenza dei fatti accaduti in quelle ore.
L’autopsia ha evidenziato traumi in vari punti del corpo di Alex e un versamento ematico importante, escludendo definitivamente l’ipotesi di una caduta accidentale. La dinamica dell’accaduto sembra quindi essere quella di un’aggressione brutale.
La sera del 30 giugno, Alex aveva partecipato a una serata “spirituale” di “musica medicina” presso l’Abbazia di Vidor, organizzata dallo sciamano Andrea Zuin e dalla sua compagna Tatiana Marchetto. Durante l’evento, Alex è sparito per poi essere ritrovato senza vita su un isolotto nel fiume Piave.
Zuin ha dichiarato al Gazzettino di essere profondamente toccato dalla tragedia e di essere dispiaciuto delle modalità in cui la stampo sta descrivendo lui e la compagna, affermando di essere estraneo ai fatti. Lo sciamano ha espresso il suo desiderio che l’autorità giudiziaria faccia chiarezza al più presto su questo evento. Invia ai familiari vibrazioni positive e dedica la sua mucica al giovane che tanto la amava.
“Fin da subito abbiamo contribuito alle ricerche e abbiamo fornito informazioni alle forze dell’ordine e continueremo a farlo.”
La comunità di Treviso è in attesa di risposte e spera che l’indagine della Procura porti presto alla luce la verità su quanto accaduto ad Alex Marangon. La famiglia, assistita dagli avvocati Tigani e Gentile, chiede giustizia per un delitto che è avvolto nel mistero e lascia tutti sgomenti.