“Non è possibile che..” Acqua Moses esce dal carcere: la durissima reazione della mamma della piccola Sofia

La famiglia della neonata rapita a Cosenza esprime dubbi sull'estraneità del marito di Rosa Vespa, mentre la donna ammette di aver simulato una gravidanza e chiede scusa alla madre della bimba.

Un caso di cronaca ha scosso la città di Cosenza, dove una neonata è stata rapita dalla clinica Sacro Cuore. La vicenda ha suscitato grande interesse e preoccupazione, specialmente per le famiglie coinvolte e per le modalità con cui si è svolto l’evento. La famiglia della piccola ha espresso forti dubbi sull’estraneità del marito della presunta rapitrice, Rosa Vespa, temendo che ci possano essere ulteriori sviluppi legali.

Il rapimento della neonata e la reazione della famiglia

La neonata, identificata come Sofia, è stata rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza e successivamente ritrovata dalla Squadra Mobile in casa di Rosa Vespa e di suo marito, Acqua Moses, dove stava per essere celebrato un festeggiamento per il suo arrivo. La famiglia di Sofia ha manifestato la propria incredulità riguardo alla dichiarazione di estraneità di Moses, giudicata dal giudice durante l’udienza di convalida. La famiglia esprime preoccupazione che le indagini possano volgere a favore di Rosa Vespa, portando a una possibile dichiarazione di infermità mentale, che potrebbe aprire le porte a una sua eventuale libertà.

Il legale di Moses ha confermato che il suo assistito era completamente all’oscuro della situazione e che si è reso conto della verità solo dopo il ritrovamento della bambina. La famiglia di Sofia, però, rimane scettica e preoccupata per il futuro legale della vicenda, ritenendo che ci siano elementi che non siano stati adeguatamente considerati dalle autorità.

Le dichiarazioni di Rosa Vespa e la sua versione dei fatti

Rosa Vespa, durante l’interrogatorio con il giudice per le indagini preliminari, ha assunto la piena responsabilità per l’accaduto. La donna ha spiegato che il suo piano di simulare una gravidanza era stato concepito nel corso del tempo e non era frutto di un’idea premeditata. Ha dichiarato di essersi trovata intrappolata in una rete di menzogne che non era riuscita a gestire e ha espresso profondo rammarico per le sue azioni. Secondo le sue parole, la spinta a compiere tali gesti era stata la forte voglia di maternità, che l’aveva portata a compiere un gesto disperato.