“Non può averlo fatto da solo” spuntano nuove indiscrezioni sul tremendo femminicidio di Francesa Deidda: cosa sta succedendo
Roberta Bruzzone parla del caso di Francesca Deidda
Roberta Bruzzone, famosa per essere la più grande criminologa italiana, ha deciso di dire la sua in merito al caso che ha visto come protagonista la povera Francesca Deidda. Non ci sono dubbi in merito all’identità dell’assassino della donna, Igor Sollai, ma forse va considerata la presenza di un complice.
Ecco le parole della donna.
Roberta Bruzzone parla del caso di Francesca Deidda
Francesca Deidda è un nome che, purtroppo, non suona nuovo nel settore della cronaca nera italiana. Si tratta di una donna di 42 anni che aveva fatto perdere le sue tracce diversi mesi fa. La donna era stata ritrovata all’interno di un borsone nelle campagne di San Vito.
Ad ucciderla il marito Igor Sollai, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’uomo non solo avrebbe compiuto questo terribile gesto, ma si sarebbe poi occupato di mettere in vendita gli oggetti personali della donna, come ad esempio la sua vettura.
La nota criminologa Roberta Bruzzone è tornata a parlare di questa vicenda, in quanto è stata nominata come consulente per l’omicidio di Francesca. Proprio in questa circostanza l’esperta ha ribadito come, a suo avviso, qualche complice potrebbe aver aiutato l’assassino nel portare a termine questo crimine.
Come sono proseguite le indagini?
Dal giorno del ritrovamento del cadavere le indagini non si sono mai fermate e i nuovi accertamenti sono stati effettuati sulla vittima. A gridare giustizia il fratello della donna, Andrea Deidda, rappresentato dall’avvocato Gianfranco Piscitelli.
La Bruzzone è più che convinta della colpevolezza di Sollai, ma non ha escluso la possibilità che qualcuno possa averlo aiutato in questo drammatico femminicidio. Questo soprattutto per quanto riguarda la fase dell’occultamento del cadavere.
Non riteniamo che ci siano dubbi sulla responsabilità del signor Sollai. Una scena risistemata che testimonia lucidità, freddezza e una determinazione davvero spaventosa. Nella fase dell’occultamento io la ritengo un’ipotesi ad oggi assolutamente verosimile che va vagliata con attenzione.
Ovviamente le indagini sono ancora in corso, ma pare che qualcuno sia entrato nella casa della vittima per recuperare degli oggetti personali, andando così ad intaccare la scena del crimine, violando i sigilli. Continuano quindi tutti gli studi volti ad identificare l’arma del delitto e soprattutto intenzionati a scoprire la presenza di eventuali complici dell’uomo.