Non risponde ai genitori, loro chiamano polizia, Vigili del Fuoco e ambulanza: la scoperta quando entrano nell’appartamento
I genitori di un ragazzo di Varese mobilitano le forse dell'ordine perché lui non risponde al telefono: lui dorme profondamente e non sente neanche sfondare la porta dai vigili del fuoco
Viale Borri a Varese è stata teatro di un’operazione di emergenza che, per fortuna, si è rivelata più comica che tragica. Erano quasi le 10 del mattino di oggi, lunedì 12 agosto, quando le sirene hanno iniziato a suonare e le forze dell’ordine sono accorse in massa, suscitando il panico tra i passanti.
Tutto è iniziato con una chiamata al 115 da parte di due genitori che, in preda all’ansia, hanno contattato i vigili del fuoco dopo aver tentato invano di raggiungere il figlio per ore. Non riuscendo a ottenere una risposta, si sono convinti che fosse successo qualcosa di terribile e hanno chiesto aiuto. I vigili del fuoco non hanno perso tempo e si sono precipitati sul posto. Consapevoli che avrebbero potuto dover sfondare la porta, hanno chiesto l’assistenza di una Volante della Questura.
Nel frattempo, l’ansia cresceva e, non sapendo cosa aspettarsi una volta entrati, è stata preallertata anche l’Agenzia regionale di emergenza e urgenza. Un’ambulanza è stata inviata sul posto, pronta a intervenire. La Polizia Locale ha chiuso la strada e deviato il traffico, aumentando ulteriormente il numero di sirene e lampeggianti nella via. In breve tempo, Viale Borri si è trasformata in un teatro dell’assurdo.
Nonostante il caos all’esterno, il giovane continuava a non rispondere, neppure quando gli agenti hanno suonato ripetutamente al citofono e bussato alla porta. A quel punto, sfondare la porta è sembrata l’unica opzione rimasta. Episodio rocambolesco perché in realtà il ragazzo dormiva profondamente, ignaro di tutto il trambusto che si stava svolgendo fuori dalla sua porta.
Il risveglio improvviso, circondato da vigili del fuoco, poliziotti e paramedici, ha inevitabilmente spaventato il giovane: non si aspettava certo di trovarsi in mezzo a un’operazione di emergenza così spettacolare. Trasportato in ospedale per accertare le sue condizioni di salute, i medici hanno riscontrato soltanto un sonno “molto” profondo.
Questa storia, che avrebbe potuto avere ben altro epilogo, si è risolta in un sorriso, un grande sospiro di sollievo per i genitori e forse un cipiglio delle forze dell’ordine.