“Non sono pazzo, inventai una storia fantasiosa..”, Impagnatiello rompe il silenzio in aula e poi piange per Tiago
Gli esperti psichiatri che hanno esaminato Impagnatiello lo hanno descritto come affetto da "significativi" disturbi di personalità narcisistici, ossessivi e paranoidi.
Prime fasi che vanno a concludere l’interrogatorio di Alessandro Impagnatiello, il trentunenne accusato di omicidio volontario con aggravanti, occultamento di cadavere e aborto procurato, per aver tolto la vita alla compagna Giulia Tramontano. Il processo sta proseguendo step by step, mettendo tutti i pezzi insieme, dai fatti al profilo psicologico dell’assassino.
Impagnatiello parla dei suoi pensieri, di cosa è accaduto nella sua mente, ricostruisce la dinamica del suo comportamento omicida. Ne parla con le sue avvocate affinché si costruisca la linea difensiva al meglio. Quello che emerge è il ritratto di un uomo, pressoché comune, checché ne dica la rispettabilissima perizia psichiatrica.
Non credo di essere pazzo, avrei voluto esserlo nei mesi passati per trovare una spiegazione, ma non penso di esserlo davvero. Ero un recipiente colmo di bugie e inganni, non ero abituato a mentire continuamente, era come se dovesse svuotarsi. Ho confessato a Giulia il tradimento per liberarmi di un peso che mi consumava dall’interno.
Gli esperti psichiatri che hanno esaminato Impagnatiello lo hanno descritto come affetto da “significativi” disturbi di personalità narcisistici, ossessivi e paranoidi. Emerge come un individuo che si sentiva “onnipotente nel gestire la vita quotidiana” di due donne, e che “si è ritrovato improvvisamente fragile, sopraffatto da entrambe, dalle loro rivelazioni, e infine smascherato nelle sue continue bugie e manipolazioni”. A metà gennaio 2023, Impagnatiello aveva raccontato alla moglie, alla Tramontano, della sua relazione parallela.
Le confessai di avere una relazione parallela, un tradimento, ma anche in quel caso fu l’ennesima menzogna perché non le raccontai i dettagli, ma inventai una storia fantasiosa. […] Confessare a Giulia il mio tradimento è stato un segnale del caos nella mia mente. Non significa che sono pazzo, non lo credo affatto, ma ero esausto dalle continue bugie.
Si parla anche della gravidanza e di come questo abbia cambiato diverse situazioni all’interno della coppia, il matrimonio tra Impagnatiello e Tramontano. Ci sono importanti difficoltà, durante l’interrogatorio a parlare con sicurezza quando viene ricordato Thiago, il figlio mai nato. A questo punto, infatti, l’imputato appare emotivamente coinvolto nel ricostruire gli eventi. Nel suo interrogatorio ricorda come Giulia desiderasse quel bambino anche se, proprio condizionata dalla presenza altalenante di Impagnatiello, “aveva considerato l’idea di abortire”.
A chiosare su tutte le dichiarazioni di Impagnatiello, le parole di una madre che sente un dolore e una rabbia inimmaginabile. “Il mondo già non è stato un posto giusto e all’altezza di queste due vite. In tutto questo orrore però ora è tempo che sia fatta giustizia, e la giustizia in questo caso è una pena esemplare”, è quanto scrive su Instagram Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano, proprio nel giorno della nuova udienza del processo.