Nuovi casi positivi a Codogno, dopo la riapertura della zona rossa
Codogno, nuovi casi positivi dopo la riapertura della zona rossa
Il primo contagio dell’epidemia coronavirus che ha colpito l’Italia, è stato scoperto circa un mese fa a Codogno, con il ricovero del trentottenne Mattia in terapia intensiva. Negli ultimi giorni, la situazione a Codogno era rimasta ferma a 268 casi, senza alcun aumento di contagi. Adesso però, sembra essere cambiata. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, il numero nel comune è leggermente risalito.
A commentare la situazione è stato il sindaco, Francesco Passerini:
“Abbiamo sei positivi in più. Ci aveva sorpreso vedere che nel decreto del governo dello scorso 8 marzo, la zona rossa veniva abolita. Che senso ha chiudere tutto se poi appena arrivati i primi risultati positivi, si dà la possibilità di riaprire i negozi e di spostarsi per lavoro praticamente ovunque?”
“Negli ultimi giorni eravamo fermi a 268 casi. Un segnale che i divieti introdotti con la zona rossa avevano funzionato”.
“Non è una bella notizia, probabilmente è un dato che recepisce alcuni ritardi di giorni passati, però comunque restiamo sotto media rispetto ai picchi”.
Anche il sindaco di Bergamo, ha voluto riportare i dati sul proprio profilo ufficiale di Twitter:
“A #Bergamo, dal primo al 24 marzo, i decessi dei residenti sono stati 444: 348 più della media degli ultimi anni. I decessi ufficialmente dovuti a #Covid19 nel periodo sono 136 punto ce ne sono 212 in più. Con una mortalità al 1,5-2%, i contagiati in città sarebbero tra 17 e 23mila.”
L’ultimo aggiornamento dati sulla situazione in Italia, è stato diffuso durante la conferenza stampa della protezione civile, di ieri 27 marzo 2020. Ecco di seguito gli incrementi:
+ 589 nuovi guariti (totale complessivo 10950).
+ 4401 nuovi contatti (totale positivi 66414).
+ 969 nuovi morti (totale deceduti 9134).
L’appello di tutte le importanti figure coinvolte in questa emergenza sanitaria coronavirus, continua ad essere sempre lo stesso:
“Restate a casa e uscite soltanto per le emergenze. È l’unico modo per evitare il contagio e fermare il virus’.
Fonte: Tgcom24