Nuovi dettagli sulla morte di Mariolina Nigrelli e la figlia Alessandra: si rafforza l’ipotesi dell’omicidio-suicidio
Mariolina Nigrelli si è recata dal ferramenta prima della tragedia ed ha comprato due corde: la scoperta degli inquirenti
Dopo giorni dalla tragedia che ha colpito Santo Stefano di Camastra, sono emersi nuovi dettagli sulla morte di Mariolina Nigrelli e la figlia di 14 anni Alessandra Mollica. Dettagli che vanno a rafforzare l’ipotesi degli inquirenti: quella dell’omicidio-suicidio.
Le due donne sono state trovate senza vita nella loro casa di campagna, con una corda al collo, dal marito e papà Maurizio.
L’esame autoptico ha già provato i sospetti delle forze dell’ordine, la donna di 40 anni e la ragazza di 14 sono morte per asfissia conseguente all’impiccagione. Gli inquirenti sono ora in attesa dei risultato dell’esame tossicologico. Vogliono capire se Mariolina abbia drogato e stordito sua figlia prima di toglierle la vita e poi uccidersi.
Mariolina Nigrelli aveva pianificato tutto
Nelle ultime ore, la Procura ha scoperto che prima di compiere il disperato gesto, la mamma si è recata da un ferramenta ed ha acquistato le due corde.
Abbiamo elementi fondamentali per parlare purtroppo di un caso di omicidio-suicidio.
Queste le dichiarazioni del Procuratore Angelo Cavallo. Il fatto che la donna di 40 anni si sia recata al negozio e abbia comprato le corde, dimostra che aveva già in mente il piano per uccidere lei e sua figlia.
L’ipotesi dell’omicidio-suicidio sarebbe poi avvalorata anche dal biglietto lasciato da Mariolina all’interno dell’abitazione. Biglietto sul quale avrebbe scritto le sue ragioni e spiegato al marito che avrebbe portato con se Alessandra.
L’uomo ha raccontato agli inquirenti di aver avuto una discussione con la moglie il giorno precedente, ma era già successo altre volte. Mai avrebbe immaginato che si sarebbe verificata una tale tragedia. Quel giorno nessuna delle due gli rispondeva al telefono, così l’uomo ha iniziato a cercarle, fin quando non ha fatto la tragica scoperta all’interno della loro casa in campagna.
La testata giornalistica la Gazzetta del Sud afferma che Mariolina abbia usato, per impiccare la sua bambina, un verricello installato all’interno dell’abitazione.
L’ultimo addio
Lo scorso 3 giugno la comunità di Santo Stefano di Camastra ha salutato le due donne per l’ultima volta. A celebrare la funzione funebre, Monsignor Guglielmo Giombacco. Attraverso le sue parole ha condiviso il grande dolore della famiglia e di tutti coloro che conoscevano e amavano Mariolina e Alessandra.
In questi giorni di profondo dolore abbiamo bisogno di silenzio di preghiera, di riflessione, perché simili tragedie non accadano più. Restiamo vicini con l’affetto e la solidarietà a tutta la famiglia di Maurizio, della mamma e di tutti i familiari. Perché essi non si sentano da soli.