Nuovo decreto, green pass per discoteche e ristoranti. Alcune regioni rischiano il giallo
Nei prossimi giorni la cabina di regia del governo che approverà il nuovo decreto covid
L’aumentare repentino di nuovi casi di coronavirus in Italia dovuta alla variante Delta sta spingendo il governo a prendere precauzioni prima che si rischi il dilagare della nuova variante. Questa settimana ci sarà la cabina di regia per approvare il nuovo decreto. Allo studio c’è l’estensione del green pass anche per gli ingressi nelle discoteche e nei ristoranti al chiuso.
Durante la cabina di regia, che si svolgerà il 20 luglio, saranno discussi gli ultimi dettagli, ma la lista dei luoghi dove si potrà accedere solo con la certificazione dovrebbe essere già definita. Il provvedimento potrebbe entrare in vigore lunedì 26 luglio. Questo per cercare di arginare l’avanzata della variante e portare tutta Italia in zona bianca almeno fino a metà Agosto evitando così delle misure restrittive da intraprendere prima nel cuore dell’estate.
E’ per questa ragione che con ogni probabilità nel nuovo decreto del governo saranno inseriti i nuovi parametri che che stabiliranno le fasce di rischio (bianca, gialla, arancione e rossa) non soltanto sulla base dell’incidenza del virus, ma anche sull’occupazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive.
Nuovo decreto, alcune regioni rischiano di andare in fascia gialla da subito
Questo perché stando ai parametri attuali dalla prossima settimana ben 5 regioni rischiano di finire già in zona gialla. Questo significherebbe obbligo di mascherina sempre anche all’aperto e numero di componenti al tavolo di bar e ristoranti limitato. “I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. Anche nelle ultime 24 ore abbiamo avuto un incremento di circa 300 casi. Come ha documentato la cabina di regia, l’età mediana dei contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un po’ come è successo l’anno scorso” – ha sottolineato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico.
Per Locatelli i festeggiamenti per la vittoria degli Europei di certo non hanno aiutato. “Gli assembramenti e gli affollamenti hanno favorito la circolazione virale. Basta pensare anche ai focolai legati ai quarti e alle semifinali già individuati a Roma” – ha detto.