Omicidio Alice Neri, Mohamed Gaaloul si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è preoccupato
Omicidio Alice Neri, le parole del legale sulle condizioni di Mohamed Gaaloul e la decisione dell'uomo durante l'interrogatorio con il Pm
Sono giorni molto importanti, che potrebbero portare ad una svolta sulle indagini del caso di Alice Neri. La giovane donna di 32 anni, che purtroppo è stata trovata senza vita all’interno del bagagliaio della sua auto, avvolta dalle fiamme.
Il principale sospettato è un 29enne tunisino, chiamato Mohamed Gaaloul, che poco dopo il delitto è riuscito a fuggire in Francia. Solo diverse settimane dopo gli agenti sono riusciti ad arrestarlo.
Nella giornata di mercoledì 4 gennaio, l’uomo è tornato in Italia ed ora si trova nella casa circondariale di Modena. Infatti è proprio qui che nella stessa giornata il suo legale Roberto Ghini ha avuto la possibilità di vederlo. L’avvocato sull’incontro a Il Resto del Carlino, ha detto:
Ho trovato il mio assistito stanco, provato dal viaggio e dalla detenzione in carcere, ma anche preoccupato per la situazione. L’incontro è durato circa 2 ore ed abbiamo iniziato ad affrontare le questioni in merito. Chiariremo tutto a tempo debito alle autorità competenti.
Il legale ha inoltre richiesto agli inquirenti che si stanno occupando del caso, di fornirgli i video e tutte le prove a carico del suo assistito.
Delitto Alice Neri: l’incontro con il pm del principale sospettato
Nella giornata di ieri giovedì 5 gennaio, il Pm ed il Gip sono andati nella casa circondariale. Dove hanno avuto un breve colloquio, durato circa 40 minuti con l’uomo.
Quest’ultimo che era insieme al suo legale, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Tuttavia, l’avvocato ci ha tenuto a precisare che in realtà lui non è fuggito in Francia, ma è andato lì solo per questioni lavorative. Il legale all’uscita dal colloquio ai giornalisti ha detto:
Per ora posso dire con certezza che il mio assistito non è fuggito all’estero, ma all’estero si trovava per lavoro. Una persona che vuole fuggire non si presenta alla frontiera tranquillamente mostrando i documenti dopo 7-8 giorni dal fatto.
Fino a quando non entrerò in possesso delle fonti di prova, riguardanti i video, le immagini e le intercettazioni che il Pm, come è suo diritto, non ha depositato, e fino ad ora limitate ad alcuni screen shot, non potrò elaborare una strategia difensiva. Abbiamo 9 giorni per farlo e per presentare un eventuale ricorso al Tribunale della libertà per la scarcerazione.