Omicidio Anica Panfile, sospetti sulle troppe incongruenze: “Battaggia ha mentito”

La Procura non crede alle parole di Franco Battaggia, l'ex datore di lavoro di Anica Panfile e l'unico indagato per il suo delitto

Continuano le indagini per il delitto di Anica Panfile, la mamma scomparsa dopo il turno di lavoro e trovata senza vita da un pescatore nel fiume Piave.

delitto Anica Panfile

La Procura di Treviso ha aperto le indagini sull’ex datore di lavoro Franco Battaggia. Gli inquirenti sono sempre più convinti che l’uomo, durante la sua testimonianza, abbia mentito. Dai sopralluoghi e dagli elementi nelle loro mani, non ci sarebbero riscontri.

Il datore di lavoro è l’ultimo ad aver visto Anica Panfile. Ha rivelato alle forze dell’ordine di averla incontrata per consegnarle il Cud. Tuttavia non è stata trovata alcuna copia di quel documento. L’unica è stata sequestrata nella pescheria “El Tiburon”, dove i due quel giorno non si sarebbero recati.

Anica Panfile: le parole del Procuratore di Treviso

Il Procuratore di Treviso ha spiegato che l’ultima traccia della mamma, risale proprio al momento in cui ha incontrato Battaggia.

Sappiamo che Anica si trovava a casa di Battaggia alle 16:15 del 18 maggio. Una volta varcata la soglia, ogni attività sul suo cellulare è cessata. Anche quella di ricezione dei messaggi.

omicidio Anica Panfile

Il compagno di Anica non è riuscito più a contattarla e preoccupato del suo mancato rientro, ha allarmato le autorità.

Franco Battaggia è stato subito interrogato e ha rivelato di aver lasciato la donna alle 16:30 davanti al negozio Arcade Bike perché gli aveva detto di avere un appuntamento con qualcuno. Tuttavia, come spiegato dal Procuratore, non esiste alcun riscontro che possa provare le sue parole. Nemmeno i filmati delle telecamere di sorveglianza. L’unica cosa certa, è che la vittima è entrata ancora viva in casa del suo ex datore di lavoro e che da quel momento di lei si sono perse le tracce.

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Gli investigatori hanno sequestrato tutti i mezzi di Battaggia, per i dovuti rilievi. Auto private e furgoni della pescheria.

Siamo sicuri che si recasse a casa di Battaggia in maniera sistematica? Non ci risulta una frequentazione così assidua. Quello che possiamo dire ora, è che Anica è stata uccisa. Qualcuno l’ha uccisa e chi ha commesso il delitto, qualche motivo ce l’aveva.