Omicidio Cristina Peroni, le parole del padre del killer: “Ha distrutto due famiglie”
Il padre di Simone Vultaggio ha voluto lasciare delle dichiarazioni dopo l'omicidio del figlio: ha ucciso la compagna Cristina Peroni
Omicidio Cristina Peroni, uccisa a Rimini dal suo compagno Simone Benedetto Vultaggio. Il primo a rompere il silenzio dopo quanto accaduto, è stato il papà dell’omicida. Tutta la famiglia è sconvolta e nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la loro storia potesse finire così tragicamente.
Vincenzo Vultaggio, il papà di Simone, ha lasciato le sue prime dichiarazioni, riportate dal Resto del Carlino.
“Simone ha distrutto due famiglie. Mio nipote sta bene, Simone non gli ha fatto nulla. Ma quella povera ragazza, ha massacrato Cristina. I rapporti tra loro non erano buoni già da prima della nascita del figlio. Discutevano spesso e poi cominciavano a litigare per il bambino. Simone a volte doveva chiedere a Cristina il permesso per prenderlo in braccio”.
L’uomo ha poi spiegato che i due si erano lasciati e che la donna era tornata a Roma. Poi, aveva deciso di tornare a Rimini e riprovarci. Negli ultimi tempi, Simone era sempre nervoso, ma si stava facendo aiutare. Andava da uno psicologo ed era seguito dal servizio di igiene mentale dell’Ausl.
Cristina Peroni e Simone Benedetto Vultaggio si erano conosciuti su Internet
Chi li conosceva, ha raccontato che i due si erano conosciuti su Internet durante il lockdown. Al termine delle restrizioni, si erano incontrati ed avevano iniziato a vivere insieme. Dal loro rapporto è nato un bambino che oggi ha sei mesi e ha perso sia la sua mamma che il suo papà. Si trovava nell’abitazione al momento del brutale omicidio. Al momento è stato affidato ai nonni, in attesa della decisione del Tribunale dei Minori.
Simone è stato arrestato ed accusato di omicidio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha ucciso Cristina Peroni con 33 coltellate, dopo averla stordita con un mattarello. Poi si è seduto nella sala da pranzo coperto di sangue, mentre il cadavere della compagna e madre di suo figlio giaceva in camere da letto, steso su una pozza di sangue.
Gli inquirenti stanno ancora indagando sulla tragedia e sono in attesa dei risultati tossicologici sull’omicida. Vogliono capire se il 47enne, al momento del delitto, era sotto effetto di qualche sostanza stupefacente.