Omicidio di Evan Lo Piccolo, il compagno della madre condannato all’ergastolo, ha tentato di togliersi la vita
Omicidio di Evan Lo Piccolo, il compagno della madre ha cercato di togliersi la vita in carcere: la rivelazione del legale degli zii
Un’importante notizia è quella arrivata in queste ultime ore, sulla straziante vicenda che ha portato alla prematura scomparsa di Evan Lo Piccolo. La madre ed il suo compagno sono stati condannati all’ergastolo, per aver provocato il decesso del bimbo di 21 mesi, per le percosse ricevute.
Salvatore Blanco e Letizia Spatola stavano insieme da diversi mesi, poco dopo che la donna si era separata dal padre dei suoi due figli.
Il 17 agosto del 2020, la stessa madre del bambino ha chiesto l’intervento dell’ambulanza in casa, per le gravi condizioni in cui versava il figlioletto. Tuttavia, nonostante il tempestivo trasporto all’ospedale di Modica, per lui non c’era ormai più nulla da fare.
I medici sin da subito però, si sono resi conto che c’era qualcosa di strano ed è per questo che hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Gli agenti intervenuti hanno subito fermato il compagno della donna, poiché lo ritenevano colpevole delle percosse che il piccolo subiva ogni giorno.
Dalle indagini inoltre, è emerso che anche la mamma aveva delle responsabilità. Per questo hanno disposto anche il suo arresto. Però è solo nel luglio dello scorso anno che entrambi hanno ricevuto una condanna all’ergastolo dalla Corte D’assise di Siracusa.
Il tentativo di togliersi la vita da parte del compagno della madre di Evan Lo Piccolo
I difensori hanno chiesto un’ulteriore perizia psichiatrica, a causa del gesto estremo che ha commesso nella casa circondariale di Vibo Valencia. Loredana Calabrese, l’avvocata che difende gli zii paterni del piccolo, in un’intervista con Fanpage.it, ha dichiarato:
L’8 maggio si è celebrata la prima udienza in Corte d’Assise d’appello, a Catania, per Spatola e Blanco. Per l’uomo hanno chiesto una valutazione sulla capacità di stare in giudizio atteso, perché durante la reclusione ha tentato di togliersi la vita tramite impiccagione.
Un suo compagno di cella lo ha salvato in extremis e da li hanno disposto il ricovero in ospedale. La sua difesa ha depositato una relazione clinica da cui risulterebbe che comunque il detenuto è uscito da questa crisi momentanea.
La difesa di Letizia Spatola ha invece chiesto una nuova perizia psichiatrica, come in primo grado, sulla base di una certificazione medica secondo cui sin da piccola soffriva di disturbi di personalità. La Corte d’Assise scioglierà la riserva il 22 maggio.