Omicidio di Giulia Tramontano ed il giallo del suo cellulare: cosa potrebbe contenere
Omicidio di Giulia Tramontano ed il giallo del suo telefono: ecco cosa potrebbero trovare al suo interno
Su chi sia il colpevole del delitto di Giulia Tramontano, grazie alle prove raccolte ed alla confessione, non risultano esserci dubbi. Il fidanzato Alessandro Impagnatiello si trova in arresto dal momento in cui ha ammesso la verità ed ha fatto ritrovare il corpo.
Purtroppo la donna di soli 29 anni ed incinta al settimo mese, ha perso la vita nell’abitazione in cui viveva a Senago. Lei era originaria di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, ma si era trasferita al nord per lavoro.
Aveva trovato lavoro in quella nuova città come agente immobiliare. In quegli anni aveva conosciuto anche il suo compagno, Alessandro Impagnatiello.
Quest’ultimo dal suo racconto al Gip, stressato dalle due relazioni parallele che portava avanti da circa un anno, quella sera ha deciso di mettere fine alla vita della compagna. Giulia quel pomeriggio aveva avuto un incontro proprio con l’altra ragazza che lui frequentava.
L’uomo prima di ammettere le sue responsabilità, per 4 lunghi giorni ha fatto credere che in realtà la 29enne era scomparsa. Ha detto che la mattina lui è andato a lavoro e nel pomeriggio, quando è tornato a casa non l’ha trovata.
Delitto di Giulia Tramontano ed il giallo del suo telefono
Impagnatiello alla fine incastrato dalle forze dell’ordine, ha deciso di ammettere la verità ed ha anche fatto ritrovare il corpo. Dall’autopsia purtroppo è emerso che la donna ha perso la vita a causa di 37 fendenti, provocati da un’arma da cucina, di circa 6 o 7 cm.
Tuttavia, non risultano esserci segni di difesa, poiché probabilmente l’uomo l’ha colpita alle spalle nella zona della gola, portando così al suo decesso in pochi minuti.
Impagnatiello interrogato dalle forze dell’ordine, ha detto di aver gettato il suo cellulare con i documenti, in un tombino della fermata della metro Comasina, che si trova nella città di Milano. In quel luogo però gli agenti hanno trovato la patente, un bancomat ed una carta di credito.
Tuttavia, del telefono non risulta esserci traccia. L’ipotesi è proprio che l’uomo non voglia farlo ritrovare. Questo perché è da quel dispositivo che ha fatto delle ricerche, che non vuole far sapere agli inquirenti.