Omicidio di Giulia Tramontano: nel video del baby shower si vede Impagnatiello felice, ma già stava avvelenando la compagna

Spunta un video del baby shower di Giulia Tramontano ed Alessandro Impagnatiello: ecco cosa ha dichiarato il legale della famiglia

Un nuovo straziante dettaglio è quello emerso in queste ultime ore sul delitto di Giulia Tramontano. la 29enne incinta al settimo mese, che ha perso la vita per mano del suo compagno e padre del figlio che portava in grembo, Alessandro Impagnatiello.

complice giulia

A dare la notizia di questa notizia è proprio il legale della famiglia della vittima, che ha parlato appunto del video del baby shower, in cui si vede il 30enne felice ed innamorato.

Quelle immagini risalgono a marzo del 2023, due mesi prima del delitto, momento in cui la famiglia si preparava a festeggiare l’arrivo del piccolo. Giulia desiderava dirlo a tutto il mondo. Il legale Giovanni Cacciapuoti, ha dichiarato:

Durante il baby shower i genitori rivelano il sesso del bambino a parenti ed amici. Nel video, Impagnatiello fingeva: secondo quanto emerso infatti, proprio in quelle ore stava propinando del veleno a Giulia.

Alessandro Impagnatiello barman

Mi ha colpito moltissimo. C’è il contrasto tra una donna che sta per diventare mamma, ed è felicissima di dirlo a tutto il mondo, e un uomo che, mentre ne sta desiderando il decesso, finge di abbracciarla davanti a tutti.

Delitto di Giulia Tramontano: a breve il processo per Alessandro Impagnatiello

Inizierà proprio il prossimo 18 gennaio il processo, per questo la Procura ed il pm del caso sta raccogliendo tutte le prove trovate in questi mesi di indagini. Il barman 30enne è accusato di delitto volontario, occultamento del corpo ed interruzione della gravidanza non consensuale.

Inoltre, a peggiorare la sua situazione, sono proprio le aggravanti a lui contestate che sono: crudeltà, futili motivi, vincolo della convivenza e soprattutto premeditazione.

ricerche giulia

Giulia Tramontano ha perso la vita nella serata dello scorso 27 maggio, nella sua abitazione di Senago. Sono ben 37 i fendenti che Impagnatiello le ha inferto, questo è ciò che è emerso dall’autopsia sul corpo.

Tuttavia, Impagnatiello non voleva questo secondo figlio, perché già ne aveva uno da una precedente relazione. Così nei mesi precedenti al delitto, ha cercato di avvelenarla con veleno per topi, ammoniaca ed anche cloroformio. Quando ha provocato il suo decesso, ha nascosto il corpo ed ha fatto credere a tutti che Giulia era scomparsa dopo una lite.