Omicidio di Samuele, un vicino su Mariano: “Un giorno mi disse: Ho il diavolo dentro”
Una testimonianza che fa venire i brividi
Dopo i funerali, sull’omicidio di Samuele, il bambino di 4 anni morto dopo una tragica caduta dal balcone della sua casa in via Foria a Napoli, a parlare è un vicino di casa che ha rilasciato dichiarazioni angoscianti su Mariano Cannio, presunto omicida del piccolo. Due anni fa il domestico della famiglia Gargiulo gli avrebbe urlato in faccia che si sentiva il diavolo dentro.
Antonio è un nome di fantasia, perché il vicino di casa ha una bottega in zona, vicino a quella dei parenti di Samuele. Lui conosce bene l’uomo che è indagato per l’assassinio di Samuele Gargiulo. E dopo il tragico evento gli sono tornate in mente delle parole dette da Mariano Cannio, che fanno venire i brividi.
Poco prima dell’emergenza Coronavirus, un paio di anni fa, il domestico della famiglia del bambino di 4 anni gli avrebbe urlato contro delle parole che in occasione dei funerali del bimbo gli sono tornate con preoccupazione alla mente, mentre piangeva per il povero piccolo.
Come tutti nel quartiere lo vedevo ogni giorno. Era un ragazzo molto noto. Un tipo strano? Decisamente, ma eravamo abituati a vederlo così. Ormai neanche ci facevamo troppo caso, era normale. Lavorava nelle case, aiutava come poteva per guadagnare qualcosa e alla fine si era conquistato la fiducia di tutti, senza nessuna riserva. Ma poi ci sono le parole che mi disse quel giorno… ricordo che aveva una sguardo stravolto.
Questo il racconto dell’uomo durante i funerali di Samuele.
Omicidio di Samuele, le parole di un vicino di casa
Ricordare quelle parole oggi fa ancora più male, dopo quello che è successo a Napoli.
’Che c’è?’’ Gli chiesi preoccupato. ‘’ Ti senti bene? Posso fare qualcosa?’’ Mi guardò fisso e mi disse : ‘’Io ho il diavolo dentro’’ con uno sguardo allucinato. Sul momento pensai ad una stranezza, una delle sue tante stravaganze se vogliamo chiamarle così. Ma ripensare a quelle parole mi logora e ovviamente ci penso da quando ho saputo che è stato lui a gettare il bambino giù. Il diavolo… ecco a cosa penso quando penso a lui.
L’uomo sottolinea anche che la mamma del presunto omicida era malata di nervi e spesso veniva ricoverata per problemi psichiatrici. Stava male. Mentre il padre era un ladro.