Omicidio di Sara Buratin, le ricerche del compagno e la rivelazione della madre su cosa stava accadendo in questo ultimo periodo

Femminicidio di Sara Buratin, la difficoltà delle ricerche del compagno e le rivelazione della madre sugli ultimi giorni in vita della donna

Hanno ripreso solo in questi ultimi minuti le ricerche del compagno di Sara Buratin, la 41enne trovata senza vita nella tarda mattina di ieri martedì 27 febbraio. I Vigili del Fuoco le hanno dovute interrompere per diverse ore, a causa del maltempo e del fiume Bacchiglione ingrossato.

ricerche sara

La donna che aveva solamente 41 anni, era mamma di una ragazza di soli 15 anni. Sui social amava proprio mostrare l’amore che provava per la figlia, per la natura, lo sport ed anche per i viaggi. Era molto conosciuta in tutto il comune di Bovolenta, che si trova nella provincia di Padova.

Da ciò che è emerso Sara Buratin, ha perso la vita mentre si trovava fuori l’abitazione della madre, che si trova vicino alla caserma locale dei Carabinieri. Proprio la signora, rientrata a casa, l’ha trovata a terra ormai senza vita ed ha avuto un malore. Ha chiesto subito l’intervento delle forze dell’ordine e dei sanitari, ma per la giovane non c’era ormai più nulla da fare.

marito sara

Gli agenti hanno avviato sin da subito tutte le indagini del caso. Di conseguenza, si sono messi sulle tracce del compagno Alberto Pittarello, che ancora adesso risulta essere irreperibile. L’uomo da ciò che è emerso aveva un appuntamento con la donna, perché doveva darle uno scooter, che avrebbero dovuto regalare alla figlia 15enne, ma poi non si sa bene cosa è successo tra i due.

Le ricerche del compagno di Sara Buratin e le indagini sul delitto

CREDIT: DAVIDE BOGGIAN

Vicino al corpo di Sara, gli inquirenti avrebbero trovato anche la possibile arma del delitto: si tratta appunto di coltello da caccia, con una lama di circa 15 centimetri. Quel giorno il 39enne, che lavora come tecnico delle caldaie, si era preso il giorno libero. Di conseguenza, per gli agenti che stanno indagando, è venuta fuori anche l’ipotesi che il delitto era già premeditato da tempo.

Tuttavia, le ricerche per riuscire a rintracciarlo, stanno diventando molto difficili. Da quello che scrive TGR Veneto, nel bordo del fiume Bacchiglione avrebbero trovato il telefono dell’uomo, che risulterebbe essere acceso ed anche i segni dei pneumatici, che potrebbero essere del suo furgone. All’interno dell’acqua, avrebbero anche individuato un veicolo.

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Al momento l’ipotesi più accreditata è che si sia tolto la vita. La mamma avrebbe rivelato agli agenti inoltre, che era molto preoccupata per la situazione della figlia, per tra i due nell’ultimo periodo c’erano molti litigi.