Omicidio Lucia Cipriano: parla il legale di Rosa Fabbiano
Il legale di Rosa Fabbiano rompe il silenzio dopo l'interrogatorio in carcere: la sua assistita si è avvalsa della facoltà di non rispondere
Rosa Fabbiano, dopo l’interrogatorio nel carcere di San Vittore a Milano, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. A commentare l’accaduto, è stato il suo legale Daniele Brambilla.
L’avvocato ha spiegato che la sua assistita, dopo quanto successo, è devastata: “La signora è devastata. E’ stata una tragedia all’interno della famiglia, potete capire come ci si sente”. Ha parlato di un contesto di una famiglia normale:
“Il perché le sorelle non si siano prese cura della madre o il motivo per cui non si siano parlate tra di loro lo devo ancora accertare. Queste diatribe familiari le devo ancora capire. Sono tutti accertamenti che mi riservo di fare questa settimana e poi prendo le decisioni processuali più consone. Io non ho nulla in mano per il momento, domani acquisirò tutta la documentazione e poi prenderò una decisione. La perizia psichiatrica mi riservo di chiederla nel momento in cui vedrò tutta la documentazione, anche se per il contesto familiare non è usuale”.
Il legale non ha ancora potuto dare certezze, lui stesso dovrà esaminare i documenti delle indagini, prima di poter prendere qualsiasi strada per la difesa di Rosa Fabbiano.
Rosa Fabbiano, arrestata per l’omicidio della madre Lucia Cipriano
Rosa Fabbiano ha ucciso sua madre, un’anziana donna non più autosufficiente di cui si prendeva cura quotidianamente.
Il giorno dell’omicidio, l’ha accompagnata in bagno, l’ha fatta entrare in vasca e poi l’ha coperta con un telo di cellophane, chiuso con il nastro adesivo. Lucia Cipriano è morta soffocata. Subito dopo, la figlia Rosa ha fatto a pezzi il suo corpo con una sega e ha tenuto nascosto il cadavere per due mesi nell’abitazione di Melzo.
La sorella Loredana, che vive a Trento, non riusciva più a mettersi in contatto con sua madre e, insospettita dalle continue risposte della sorella, che le raccontava di averla portata in una casa di risposo, un giorno ha deciso di salire in auto e di andare a controllare di persona.
È entrata nell’abitazione, accompagnata dalla stessa Rosa. Le stanze erano in ordine e le finestre aperte, nulla di strano visto le alte temperature degli ultimi giorni. Ma Rosa non le permetteva di entrare in bagno. Per quale motivo? L’omicida è poi crollata e in lacrime le ha detto di aver fatto un casino e l’ha pregata di accompagnarla a costituirsi. Poco dopo, Rosa ha cambiato idea ed è fuggita. A quel punto, Loredana ha allarmato le autorità e gli agenti sono riusciti a catturarla nei campi. Durante l’interrogatorio, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Le due avevano anche una terza sorella, ma sembra che non avesse più alcun rapporto con la famiglia. Le indagini sull’omicidio di Lucia Cipriano sono ancora in corso.