Omicidio Roberta Siragusa, arrivano i risultati dell’autopsia: cosa è emerso
Dopo l'autopsia la salma è tornata a Caccamo, accolta da famigliari e amici
Vanno avanti senza sosta le ricerche sulla verità dell’omicidio della 17enne Roberta Siragusa. Molti sono gli indizi, molte le ipotesi. Nonostante l’arrivo dei risultati dell’autopsia, sono ancora molti gli aspetti da chiarire riguardo il delitto della giovane 17enne di Caccamo. Dopo l’esame autoptico, la salma è tornata a Caccamo dove è stata accolta da famigliari e amici.
Stando ai risultati dell’autopsia, Roberta Siragusa non è stata strangolata. L’esame mostra, infatti, una ferita sul mento della ragazza, probabilmente dovuta ad una caduta o causata da una pietra. L’aspetto più chiaro è che la ragazza è stata data alle fiamme quando il suo corpo era privo di sensi o vita.
Questo perché sulle mani non ci sono segni di bruciatura. Per cui la 17enne non ha reagito al fuoco. Bisogna ora aspettare gli esami di laboratorio che permetteranno di valutare le cause dell’omicidio di Roberta Siragusa, nonché l’ora del decesso.
Dunque, nonostante alcune certezze ricavate dall’autopsia, sono molti ancora i dettagli da chiarire riguardo l’omicidio della 17enne. Per questo è ancora in carcere il fidanzato Pietro Morreale. Da lì, comunque, il giovane continua a dichiararsi innocente.
Omicidio Roberta Siragusa, il ritorno a casa della salma dopo l’autopsia
Dopo l’autopsia la salma è tornata a Caccamo, accolta dai famigliari e dagli amici della vittima. Queste sono state le parole dell’avvocato di famiglia, Giuseppe Canzone, riguardo il ritorno a casa della salma:
Ci siamo trovati di fronte a un corpo martoriato dalle ustioni, come ha scritto il gip nel provvedimento di fermo. Siamo molto provati per quello che abbiamo visto. Adesso, bisogna attendere l’esito degli esami istologici per stabilire le cause della morte.
A queste si aggiungono le parole di Manfredi Rubino, consulente nominato dagli avvocati della famiglia Siragusa:
Dall’esame autoptico sono emersi elementi che non ci consentono di stabilire con precisione ora e causa della morte. Le gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e di una parte degli arti inferiori hanno reso più complicato accertare la natura degli ematomi. Ma dai pochi elementi emersi è molto probabile che la ragazza non sia stata strangolata.