Omicidio Roberta Siragusa: scatta nuova perquisizione dei carabinieri del Ris a casa dei Morreale
I carabinieri del Ris proseguono le indagini sull'omicidio di Roberta Siragusa. L'abitazione del fidanzato, Pietro Morreale, è stata perquisita dalle Forze dell'Ordine
Mentre i medici impegnati nell’autopsia lavorano per stabilire le modalità dell’omicidio di Roberta Siragusa, i carabinieri del Ris hanno nuovamente perquisito la casa di famiglia dei Morreale a Caccamo. È lì che il fidanzato della vittima, il 19enne Pietro, è tornato, dopo l’assassinio della giovane nella notte tra sabato 23 e domenica 24 gennaio.
Omicidio Roberta Siragusa: la scrupolosa pulizia del presunto colpevole
In casa, anche se invisibili, potrebbero esserci tracce del delitto. Proprio la stanza del presunto femminicida, quella notte, è stata sottoposta a una scrupolosa pulizia. Talmente scrupolosa che, come ha osservato il Gip, la scrivania pareva non la avessero mai usata.
Nuovo mandato difensivo
Quest’attività di pulizia ha immediatamente colpito gli inquirenti ed ha alimentato ulteriormente i sospetti sul ragazzo. Soprattutto visto che – indica sempre il Gip – ciò è avvenuto in un momento di particolare turbamento. Difatti doveva essere quello in cui, rientrato nella propria abitazione, Pietro Morreale ha rivelato la tragedia occorsa ai genitori.
Nel frattempo, gli avvocati Maria Angela Barillaro e Giuseppe Di Cesare hanno formalizzato la rinuncia al mandato difensivo nei confronti del diciannovenne. Che ha deciso di farsi assistere da un nuovo legale, Gaetano Giunta, del foro di Catania. Intanto, considerato in pericolo di inquinamento delle prove o di fuga, la parte incriminata resta dietro le sbarre.
Le ipotesi degli investigatori
Il delitto ha avuto luogo nella notte tra il 23 e il 24 gennaio. Secondo le ipotesi degli investigatori, Roberta Siragusa sarebbe state percossa violentemente e forse uccisa prima di un rapporto intimo. Difatti, il corpo della 17enne lo hanno rinvenuto carbonizzato e con il cranio rasato.
Roberta Siragusa: il cranio rasato non ha spiegazione
Finora non è chiaro se ciò sia successo in conseguenza delle fiamme o se il femminicida abbia compiuto il gesto in segno di disprezzo nei riguardi della vittima al fine, come scrive il giudice, di cancellare la sua identità femminile.